Madre e figlia decedute a Campobasso: si indaga su funghi tossici e altre cause

Franco Fogli

Dicembre 31, 2025

La procura di Campobasso sta conducendo un’indagine approfondita sulla tragica scomparsa di Sara Di Vita, una ragazza di 15 anni, e di sua madre, Antonella Di Ielsi, di 50 anni. Le due donne sono decedute dopo aver consumato la cena della Vigilia di Natale, e le autorità stanno esplorando ogni possibile pista per chiarire le cause di questo drammatico evento. Al momento, sono stati resi noti i nomi di cinque medici indagati, mentre le condizioni del padre di Sara e marito di Antonella sembrano migliorare.

Indagini in corso sulla morte di madre e figlia

La morte di Sara Di Vita e Antonella Di Ielsi ha suscitato un’ondata di preoccupazione e interesse nella comunità. Le indagini avviate dalla procura, guidata da Nicola D’Angelo, non escludono alcuna possibilità, compresa l’ipotesi di avvelenamento. La situazione è complessa, e gli inquirenti stanno considerando varie teorie, tra cui l’assunzione di funghi velenosi o alimenti contaminati. L’esame autoptico su Sara è stato completato, mentre quello su Antonella è ancora in corso. L’avvocato Paolo Lanese, che rappresenta Giovanni Di Vita, ha dichiarato che se dovessero emergere sostanze tossiche, il quadro delle indagini potrebbe cambiare radicalmente. La procura sta lavorando per raccogliere tutte le evidenze necessarie per fare chiarezza su quanto accaduto.

I medici indagati

Cinque medici sono attualmente sotto inchiesta per il loro coinvolgimento nella vicenda. Tra questi, tre provengono dal pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli: Maria Balbo, Ramon Aldo Olivieri e Pietro Vuotto. A loro si aggiungono Angela Maria Castelluzzo e Michele Formichella, due medici della Guardia medica. Gli indagati sono accusati di omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose. Secondo le informazioni disponibili, madre e figlia avrebbero mostrato sintomi preoccupanti, ma sarebbero state rimandate a casa in due occasioni, suscitando interrogativi sulle decisioni prese dal personale medico.

Le condizioni dei familiari superstiti

Per quanto riguarda le condizioni dei familiari superstiti, l’INMI Spallanzani di Roma ha comunicato che il padre di Sara e marito di Antonella, insieme all’altra figlia, è stato trasferito dal reparto di rianimazione a un’unità ordinaria, grazie a un’evoluzione favorevole del quadro clinico. L’IRCCS ha confermato che entrambi i familiari ricevono assistenza continua da parte del personale medico e supporto psicologico, in un momento così difficile e delicato. La situazione rimane monitorata da vicino, mentre la comunità attende ulteriori sviluppi sulle indagini in corso.

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