Deceduto l’uomo più pesante del mondo, il suo peso superava i 600 chili

Marianna Ritini

Dicembre 31, 2025

Juan Pedro Franco, noto per essere stato l’uomo più obeso del mondo, è deceduto il 24 dicembre 2025, all’età di 41 anni, a causa delle complicazioni derivanti da un’infezione renale. Il decesso è avvenuto in un ospedale situato nello stato di Aguascalientes, in Messico, dove Franco era stato ricoverato per il deterioramento delle sue condizioni di salute. La notizia è stata confermata dal suo medico curante, José Antonio Castaneda, che ha rivelato come la situazione di Franco fosse rapidamente peggiorata nei giorni precedenti la sua morte.

La vita di Juan Pedro Franco è stata segnata da una battaglia contro l’obesità estrema. All’apice della sua condizione, il suo peso superava i 590 kg, costringendolo a una vita di immobilità. Negli ultimi anni, però, Franco aveva intrapreso un percorso di dimagrimento che lo aveva portato a perdere quasi 300 kg, grazie a un programma medico rigoroso che includeva una dieta mediterranea e interventi chirurgici di chirurgia bariatrica. Nonostante i progressi, la sua lunga storia di obesità lo ha reso vulnerabile a complicazioni di salute, culminate nel tragico epilogo della sua vita.

Il riconoscimento del Guinness dei primati

Nel 2017, il peso straordinario di Franco attirò l’attenzione internazionale quando il Guinness dei primati lo riconobbe come la persona vivente più obesa al mondo. A quel tempo, Franco era praticamente immobilizzato, costretto a letto a causa degli effetti devastanti dell’obesità. In seguito, intraprese un programma di trattamento sotto la supervisione del dottor Castaneda, che comprendeva due interventi chirurgici: una gastrectomia a manica seguita da un bypass gastrico. Questi interventi, insieme a una dieta equilibrata, gli permisero di dimezzare il proprio peso e di riconquistare una certa mobilità, riducendo il rischio di complicanze legate al diabete e a malattie cardiovascolari.

Franco, nel 2020, riuscì a superare anche il Covid-19, nonostante fosse considerato a rischio elevato a causa della sua storia clinica. Il medico che lo seguiva descrisse il suo caso come uno dei più complessi mai trattati, sottolineando come la sua apertura riguardo alle difficoltà legate all’obesità avesse contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia cronica, che richiede un approccio medico compassionevole e a lungo termine. Franco stesso aveva condiviso la sua esperienza, raccontando quanto fosse stato difficile affrontare la propria condizione e quanto fosse liberatorio poter riprendere a muoversi.

Riferimenti a storie simili

La scomparsa di Juan Pedro Franco riporta alla memoria altre storie di obesità estrema che si sono concluse tragicamente. Un caso emblematico è quello di Jon Brower Minnoch, un americano che pesava circa 600 kg e deteneva il record di persona più pesante mai documentata. Minnoch morì nel 1983, all’età di 41 anni, a causa di insufficienza cardiaca e respiratoria, anch’essa conseguenza di anni di gravi complicazioni legate alla sua condizione.

Un altro caso noto è quello di Manuel Uribe, anch’egli messicano, che superò i 550 kg. Dopo un intervento medico, riuscì a perdere una significativa quantità di peso, ma morì nel 2014 a 48 anni per insufficienza epatica, legata a una malattia cronica correlata all’obesità. Queste storie mettono in luce la gravità delle complicazioni legate a questa malattia e l’importanza di un intervento tempestivo e adeguato.

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