Il 31 dicembre 2025 segna l’arrivo del Capodanno, un momento di celebrazione che spesso porta a eccessi alimentari e alcolici. Per affrontare il cenone senza esagerare, è fondamentale adottare alcune strategie utili. L’immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana presso la Lum, offre consigli pratici per gestire la cena e prepararsi a riprendere un regime alimentare equilibrato dal 1 gennaio 2026.
Consigli per un cenone equilibrato
Durante il cenone di Capodanno, è importante evitare di cadere nella trappola del “tanto è l’ultima volta”. Minelli sottolinea che un approccio mentale sano è cruciale. Mangiare grandi quantità di cibo in una sola volta può scatenare un rilascio eccessivo di insulina, che porta a un accumulo di grasso. Per limitare i danni, il medico-nutrizionista consiglia di iniziare il pasto con antipasti a base di verdure o proteine magre. Questi alimenti rallentano l’assorbimento degli zuccheri, rendendo la cena più equilibrata.
Un’altra raccomandazione è quella di bere un bicchiere d’acqua per ogni bicchiere di vino consumato. L’alcol, infatti, disidrata l’organismo e l’acqua aiuta il fegato a metabolizzare l’etanolo, riducendo la sensazione di fame. La regola dei 20 minuti è fondamentale: mangiare lentamente e masticare bene permette al corpo di inviare il segnale di sazietà al cervello, evitando di mangiare in eccesso.
Ripristinare l’equilibrio dal 2 gennaio
Dopo le festività, il corpo ha bisogno di ritrovare la sua routine. Minelli afferma che non è necessario seguire diete detox estreme, poiché il fegato è già in grado di disintossicarsi autonomamente. È importante, però, ripristinare l’ordine alimentare. L’eccesso di sale e alcol può causare ritenzione idrica, quindi bere almeno 2 litri di acqua al giorno è un passo fondamentale per drenare i residui metabolici.
Incorporare cereali integrali e legumi nella dieta aiuta a ripulire l’intestino e a nutrire il microbiota, compromesso da zuccheri e grassi saturi. Non è necessario intraprendere attività fisiche estreme: una camminata veloce di 30-40 minuti è sufficiente per riattivare la sensibilità insulinica dei muscoli e bruciare le scorte di glicogeno accumulate.
Minelli precisa che per smaltire gli effetti di una singola abbuffata bastano 48 ore di alimentazione controllata. Tuttavia, per recuperare da due settimane di eccessi, il corpo richiede solitamente dai 7 ai 10 giorni di dieta regolare e attività fisica costante. La chiave non è la punizione, ma la coerenza: un pasto abbondante non compromette una vita sana, così come un’insalata non risolve una dieta squilibrata.
