Taiwan, manovre militari della Cina: 130 aerei sorvolano l’isola, 90 nel suo spazio aereo

Lorenzo Di Bari

Dicembre 30, 2025

Il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha rilasciato dichiarazioni in merito alle recenti provocazioni da parte della Cina, sottolineando come queste minaccino la sicurezza della regione e l’ordine internazionale. Il 30 dicembre 2025, il ministero della Difesa di Taiwan ha segnalato un incremento delle attività militari cinesi, con 130 aerei e 22 navi da guerra identificati nelle acque circostanti l’isola. Di questi, 90 aerei hanno sorvolato lo spazio aereo taiwanese, suscitando preoccupazioni a Taipei.

Dichiarazioni del presidente di Taiwan

Lai Ching-te ha affermato che Taiwan non intende provocare Pechino né alimentare ulteriormente le tensioni nella regione. In un post su Facebook, il presidente ha dichiarato: “Noi agiremo in maniera responsabile, senza aggravare le tensioni, né provocare dispute”. Tuttavia, ha anche denunciato le azioni della Cina, definendole una chiara violazione delle aspettative di pace della comunità internazionale. “La Cina ignora le aspettative di pace e insiste nel compromettere la stabilità con intimidazioni militari”, ha aggiunto Lai, sottolineando che Taiwan è un’entità di fatto indipendente, ma soggetta alle ambizioni di riunificazione di Pechino, che non esclude l’uso della forza.

Lai ha descritto le manovre militari cinesi come una “provocazione palese” e ha espresso la sua “più ferma condanna” per tali comportamenti, che, secondo lui, si discostano da quelli attesi da una grande potenza responsabile. Queste dichiarazioni evidenziano la crescente tensione tra Taiwan e Cina, con Taipei che cerca di mantenere un equilibrio tra la difesa della propria sovranità e la necessità di evitare un’escalation del conflitto.

Reazioni della Corea del Sud

In risposta alle crescenti tensioni nello Stretto di Taiwan, il governo della Corea del Sud ha fatto un appello per la “pace e stabilità” nella regione. Il portavoce del ministero degli Esteri sudcoreano, Park Il, ha dichiarato che Seul auspica che le relazioni tra Taiwan e Cina possano svilupparsi in modo pacifico attraverso il dialogo e la cooperazione. Park ha anche sottolineato l’importanza di monitorare gli sviluppi nella regione, ponendo la priorità sulla pace e stabilità non solo nello Stretto di Taiwan, ma anche nella penisola coreana.

Le dichiarazioni di Park riflettono la preoccupazione della Corea del Sud per le conseguenze delle tensioni tra Taiwan e Cina, che potrebbero avere ripercussioni sulla stabilità regionale. Il governo sudcoreano continua a impegnarsi in sforzi diplomatici per promuovere i propri interessi nazionali, mantenendo un occhio vigile sugli sviluppi che potrebbero influenzare la sicurezza della regione.

La situazione attuale rappresenta una sfida significativa per la diplomazia asiatica, in un contesto in cui le potenze regionali cercano di navigare tra le tensioni geopolitiche e le esigenze di stabilità economica e sociale.

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