Campobasso, Bassetti: “L’ipotesi del topicida potrebbe spiegare i decessi per epatite fulminante”

Lorenzo Di Bari

Dicembre 30, 2025

Il tragico evento che ha colpito una famiglia a Campobasso, il 30 dicembre 2025, ha sollevato interrogativi e preoccupazioni riguardo alle cause del decesso di una madre e di sua figlia. La notizia ha rapidamente attirato l’attenzione dei media e degli esperti, in particolare del virologo Matteo Bassetti, che ha analizzato la situazione in un’intervista con l’Adnkronos Salute. Le indagini si concentrano su possibili intossicazioni alimentari, con l’ipotesi di avvelenamento da topicida come una delle cause principali.

Ipotesi di avvelenamento da topicida

Il virologo Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha commentato l’ipotesi di avvelenamento da topicida presente nella farina. Secondo Bassetti, questa sostanza potrebbe spiegare la rapidità con cui si è manifestata l’epatite fulminante nelle vittime. Ha sottolineato che un topicida può causare una forma grave di epatite, ma ha anche avvertito che il quadro clinico potrebbe essere simile a quello di altri avvelenamenti, come quelli provocati da funghi o virus epatitici, come il virus E, trasmesso dal pesce. Inoltre, ha menzionato il virus dell’influenza A, che in rari casi può portare a una grave epatite.

Tuttavia, Bassetti ha espresso dubbi su come il topicida possa aver colpito solo tre membri della famiglia, escludendo gli altri. Ha chiesto chiarimenti su come e dove il topicida sia stato presente, suggerendo che potrebbero esserci elementi avvelenati all’interno della casa. Le sue dichiarazioni evidenziano la complessità del caso e la necessità di ulteriori indagini per fare luce sulla vicenda.

Indagini in corso a Campobasso

Il procuratore capo di Campobasso, Nicola D’Angelo, ha avviato un’indagine approfondita per chiarire le circostanze del decesso di madre e figlia. Ha incaricato la Polizia di Stato, in particolare le unità Mobile e Digos, di esaminare minuziosamente gli eventi accaduti nella residenza di Gianni Di Vita a Pietracatella, a partire dalla Vigilia di Natale. L’obiettivo è ricostruire le fasi dell’alimentazione di ogni membro della famiglia, per giungere a risultati investigativi concreti.

Le indagini si concentrano su diverse ipotesi, che spaziano da cibi guasti a possibili contaminazioni da botulino, fino a un avvelenamento accidentale. Per questo motivo, la Polizia ha proceduto al sequestro e alla catalogazione di tutti i resti alimentari e dei cibi presenti nell’abitazione delle vittime. Inoltre, sono stati effettuati prelievi di farina in un mulino locale, dove, a giugno, si era svolta una disinfestazione con veleno per topi. Questo passaggio è cruciale per escludere la contaminazione delle farine utilizzate per preparare i pasti natalizi.

Le autorità sanitarie dell’ASREM hanno anche considerato la possibilità di un’epatite fulminante come alternativa all’intossicazione alimentare. La complessità della situazione richiede un’analisi attenta e approfondita, in modo da garantire la sicurezza della comunità e prevenire ulteriori tragedie simili.

La vicenda di Campobasso rimane aperta, con molte domande senza risposta e la comunità in attesa di sviluppi che possano chiarire le cause di questo drammatico evento.

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