Ucraina-Russia: l’analisi di un esperto prevede un 2026 di conflitto

Franco Fogli

Dicembre 29, 2025

Pietro Batacchi, direttore della rivista specializzata Rid, ha espresso una valutazione chiara riguardo alla situazione tra Ucraina e Russia, affermando che il 2026 sarà un anno segnato dalla guerra. In un’intervista rilasciata all’agenzia Adnkronos, Batacchi ha commentato l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avvenuto il 15 gennaio 2025. Secondo l’esperto di Difesa, non ci si può aspettare una rapida risoluzione del conflitto, nonostante gli sforzi di mediazione da parte di Trump, il quale ha anche avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin, prima del vertice.

Le posizioni distanti tra Ucraina e Russia

Batacchi ha sottolineato che le posizioni tra Zelensky e Putin rimangono estremamente distanti. Entrambi i leader sembrano avere la determinazione di proseguire il conflitto, che si prospetta di lunga durata. “Questa guerra è destinata a esaurirsi solo se ci sarà un esaurimento delle forze in campo”, ha dichiarato Batacchi, evidenziando la mobilitazione continua degli apparati militari.

Il direttore di Rid ha anche fatto riferimento al contesto interno dell’Ucraina, dove Zelensky affronta sfide significative, tra cui uno scandalo di corruzione che lo mette in una posizione vulnerabile. “Non può permettersi di essere visto come il presidente che rinuncia ai territori, specialmente dopo aver assunto il ruolo di leader della resistenza”, ha spiegato, accennando all’ipotesi di una rinuncia al Donbass.

Le sfide interne di Zelensky

Zelensky, secondo Batacchi, deve anche affrontare l’opposizione di elementi radicali all’interno delle forze armate ucraine. La trasformazione del reggimento Azov in un corpo d’armata rappresenta una complicazione, poiché questi gruppi potrebbero reagire negativamente a qualsiasi accordo che preveda la rinuncia a territori strategici. “In questo momento, Zelensky ha ricevuto aiuti dall’Europa, il che gli offre una nuova prospettiva per il 2026, che prima non aveva”, ha aggiunto Batacchi, suggerendo che ci siano le condizioni per continuare la lotta.

Il ruolo di Trump è anch’esso cruciale. Batacchi ha notato che l’amministrazione americana non è un monolite, ma presenta divisioni interne. “Trump deve muoversi all’interno di un contesto tradizionale per quanto riguarda la politica estera e di sicurezza”, ha commentato l’esperto, suggerendo che l’azione diplomatica di Trump potrebbe non portare a risultati immediati.

Prospettive future del conflitto

Secondo Batacchi, il conflitto continuerà a protrarsi, con la guerra che avrà il suo corso naturale. “Ho la sensazione che non ci sarà una vittoria definitiva per nessuna delle due parti”, ha affermato. La comunità internazionale, da un lato, non può permettere una sconfitta completa dell’Ucraina, mentre, dall’altro, la Russia affronterebbe gravi conseguenze interne in caso di un fallimento militare.

L’analisi di Batacchi prevede un 2026 caratterizzato da ulteriori scontri, con i russi che continuano ad attaccare e gli ucraini che rispondono colpendo obiettivi strategici in territorio russo. “La situazione è complessa, e gli sviluppi sul campo rimangono la vera questione”, ha concluso Batacchi, lasciando intendere che il conflitto continuerà a dominare la scena geopolitica nei mesi a venire.

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