Ucraina-Russia, dichiarazioni incoraggianti di Trump sul piano di pace: “Servirà tempo”

Marianna Ritini

Dicembre 29, 2025

L’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, avvenuto il 28 dicembre 2025 a Mar-a-Lago, in Florida, ha messo in evidenza le difficoltà persistenti nel raggiungere un accordo definitivo per porre fine al conflitto in Ucraina. Sebbene Zelensky abbia riportato progressi significativi, rimangono aperti due temi cruciali: il controllo delle regioni orientali dell’Ucraina e la gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente sotto il dominio russo.

Il summit di Mar-a-Lago

Durante l’incontro, Zelensky ha dichiarato che circa il 90% del piano di pace proposto dagli Stati Uniti è stato completato, ma ha sottolineato che le questioni relative ai territori orientali e alla centrale nucleare sono ancora irrisolte. Trump ha evitato di fornire certezze riguardo alla fine del conflitto, affermando che “potrebbe finire o continuare per molto tempo”. Ha descritto la situazione come complessa, sottolineando che non esistono scadenze chiare per un accordo definitivo. Entrambi i leader hanno riconosciuto che sia Zelensky che il presidente russo Vladimir Putin desiderano arrivare a una risoluzione, ma i punti in discussione continuano a rappresentare ostacoli significativi.

Le difficoltà con Putin

Zelensky ha espresso il suo scetticismo riguardo alle richieste di Putin, il quale ritiene che l’Ucraina debba cedere gran parte dei territori orientali e la centrale nucleare per raggiungere un accordo di pace. Questo scenario ha portato il presidente ucraino a rifiutare l’idea di accettare tali condizioni. Inoltre, Trump ha affrontato la questione delle garanzie di sicurezza, affermando che ci sarà un accordo solido coinvolgendo le nazioni europee, nonostante abbia definito “stupida” la domanda di un giornalista riguardo a tale tema.

La telefonata con Putin

Prima dell’incontro con Zelensky, Trump ha rivelato di aver avuto una conversazione produttiva con Putin, un fatto che ha sollevato interrogativi sulla reale volontà di pace del presidente russo. Nonostante gli attacchi recenti da parte delle forze russe su Kiev, Trump ha minimizzato i dubbi sulla sincerità di Putin, affermando che il leader russo desidera una risoluzione pacifica. Tuttavia, il bombardamento di Kiev ha causato morti e danni significativi, complicando ulteriormente la situazione.

Accordo di sicurezza e le truppe europee

Zelensky ha confermato che i colloqui con Washington mirano a stabilire un’intesa per garantire la sicurezza dell’Ucraina anche dopo un eventuale cessate il fuoco. La proposta include una forza armata permanente di 800.000 soldati, finanziata dai partner occidentali. Tuttavia, la richiesta di adesione all’Unione Europea rimane complessa, con Bruxelles che si mostra cauta riguardo a scadenze definitive. Nel frattempo, Mosca ha minacciato di considerare “target legittimi” eventuali truppe europee nel territorio ucraino, complicando ulteriormente le dinamiche.

Prospettive future

Dopo il pranzo, Trump e Zelensky hanno parlato nuovamente con i giornalisti, esprimendo la loro soddisfazione per l’incontro, ma entrambi hanno riconosciuto che l’accordo non sarà immediato. Trump ha dato un ultimatum a Zelensky, chiedendo di accettare un piano di pace entro Natale, ma un nuovo incontro è già previsto per gennaio, sempre a Mar-a-Lago, per continuare le trattative. La situazione attuale richiede tempo e pazienza, e la questione della centrale di Zaporizhzhia rimane una delle più controverse, con Trump che ha affermato che Putin è disposto a collaborare con l’Ucraina per la riapertura dell’impianto, una dichiarazione che Zelensky ha contestato.

La complessità della situazione in Ucraina continua a richiedere un’attenta analisi e un impegno costante da parte della comunità internazionale per garantire una soluzione duratura e pacifica.

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