Il dramma che ha colpito la famiglia Di Vita a Pietracatella, in provincia di Campobasso, ha scosso l’intera comunità . Il 29 dicembre 2025, la notizia della morte della sedicenne Sara Di Vita e di sua madre, Antonella di Ielsi, di 50 anni, ha portato alla luce una serie di eventi tragici che hanno avuto luogo dopo una cena natalizia a base di pesce. La Procura di Campobasso ha avviato un’indagine, con cinque membri del personale sanitario del Cardarelli indagati per omicidio colposo.
Le indagini e il sequestro delle prove
Le indagini sono state avviate dalla Squadra Mobile, che ha sequestrato le cartelle cliniche e i resti degli alimenti presenti nell’abitazione della famiglia. La morte di Sara e Antonella è stata preceduta da una cena a base di pesce e frutti di mare, durante la quale la famiglia ha manifestato sintomi di malessere. La Procura ha deciso di indagare il personale sanitario del Cardarelli, dove la madre e la figlia sono state ricoverate, per accertare eventuali responsabilità legate alla gestione del loro ricovero.
Il padre, Gianni Di Vita, e l’altra figlia di vent’anni, che non hanno accusato sintomi, sono stati trasferiti all’Istituto Spallanzani di Roma. Qui, il padre è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, mentre la figlia maggiore si trova nel reparto ordinario. Le condizioni di Gianni Di Vita sono state dichiarate “stabili” dai medici, che stanno conducendo ulteriori accertamenti per comprendere la natura della malattia.
La tragedia della vigilia di Natale
La tragedia si è consumata il 24 dicembre, vigilia di Natale, quando la famiglia ha cenato insieme. Dopo la cena, tutti e tre i membri hanno iniziato a sentirsi male e si sono recati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Campobasso, ma sono stati rimandati indietro due volte. I sintomi, inizialmente lievi, si sono aggravati rapidamente, portando la famiglia a tornare in ospedale in condizioni critiche. La sedicenne Sara è deceduta il 25 dicembre, mentre la madre è morta il giorno successivo, nel reparto di rianimazione.
Le autorità stanno ora eseguendo accertamenti medico-legali per determinare le cause esatte delle morti, che sembrano riconducibili a un’intossicazione alimentare. Gli esami autoptici saranno fondamentali per chiarire se le morti siano state causate da un’intossicazione alimentare o da un’intolleranza. La comunità di Pietracatella è in lutto per la perdita di due vite, e le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
Le condizioni del padre e della figlia maggiore
Attualmente, Gianni Di Vita si trova sotto osservazione nel reparto di rianimazione dell’Istituto Spallanzani di Roma, dove gli specialisti stanno monitorando la sua salute. Le informazioni fornite dall’Istituto nazionale per le malattie infettive indicano che il paziente è vigile e le sue condizioni sono sotto controllo. La figlia maggiore, che non ha mostrato sintomi, si trova in un reparto separato e non ha necessitato di cure intensive.
Il caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla gestione delle emergenze sanitarie, evidenziando la necessità di un’attenta valutazione dei protocolli di emergenza da parte delle strutture sanitarie. La comunità attende con ansia gli sviluppi delle indagini e la verità su questa tragica vicenda che ha colpito una famiglia e un’intera comunità .
