Ucraina, Lavrov avverte: “Le truppe europee potrebbero essere obiettivo legittimo”

Lorenzo Di Bari

Dicembre 28, 2025

Il 28 dicembre 2025, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione in Ucraina e alle potenziali conseguenze di un intervento militare europeo. In un’intervista all’agenzia di stampa Tass, Lavrov ha avvertito che le truppe della Coalizione dei Volenterosi, qualora venissero inviate in territorio ucraino, sarebbero considerate un obiettivo legittimo per le forze armate russe.

Le dichiarazioni di Sergei Lavrov

Lavrov ha criticato aspramente i politici europei, sostenendo che le loro ambizioni li rendono ciechi di fronte alle reali preoccupazioni della popolazione ucraina e dei loro stessi cittadini. “Come si spiega, altrimenti, il dibattito in corso in Europa sull’invio di contingenti militari in Ucraina sotto forma di una ‘Coalizione dei Volenterosi’?”, ha affermato. Secondo il ministro, l’invio di tali forze rappresenterebbe una provocazione e, di conseguenza, un legittimo bersaglio per le forze russe.

In un passaggio della sua intervista, Lavrov ha ribadito che “non c’è motivo di temere che la Russia attacchi qualcuno”. Tuttavia, ha avvertito che se ci fosse un attacco contro la Russia, la risposta da parte di Mosca sarebbe decisamente “schiacciante”. Queste affermazioni sono state sostenute dal fatto che il presidente Vladimir Putin ha già espresso concetti simili in diverse occasioni pubbliche.

Il contesto geopolitico attuale

La situazione in Ucraina continua a essere estremamente tesa, con le tensioni tra Mosca e l’Occidente che si intensificano. Negli ultimi mesi, i dibattiti sull’invio di truppe europee in Ucraina hanno guadagnato slancio, alimentati dalla crescente preoccupazione per la sicurezza nella regione. La Russia, dal canto suo, ha sempre considerato qualsiasi intervento militare come un atto ostile, giustificando così le sue minacce di rappresaglie.

Lavrov ha sottolineato che la Russia è pronta a difendere i propri interessi e la propria sovranità. Le sue parole riflettono una politica estera russa che si basa sulla deterrenza e sulla volontà di rispondere in modo deciso a qualsiasi minaccia percepita. Le dichiarazioni del ministro degli Esteri evidenziano la complessità della crisi ucraina e le sfide che i leader europei devono affrontare mentre cercano di navigare in questo delicato equilibrio geopolitico.

Nel contesto di queste dichiarazioni, è evidente che la Russia non intende abbassare la guardia e continuerà a monitorare attentamente le mosse dei paesi occidentali. La questione dell’invio di truppe in Ucraina rimane un tema caldo, e gli sviluppi futuri potrebbero avere ripercussioni significative per la stabilità della regione e oltre.

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