Diversi elementi influenzano la scelta della temperatura ideale per gli ambienti domestici, un tema di rilevanza crescente nel contesto attuale. A partire dal 28 dicembre 2025, esperti del settore e organizzazioni internazionali offrono nuove indicazioni su come ottimizzare il comfort abitativo senza compromettere la salute e l’efficienza energetica.
La temperatura ideale per gli ambienti domestici
Negli ultimi decenni, la tradizionale regola dei 19 gradi ha guidato le scelte di riscaldamento nelle abitazioni italiane. Questa regola, risalente agli anni ’70, si fondava su condizioni climatiche e abitudini di vita molto diverse da quelle attuali. Tuttavia, con l’avanzamento delle tecnologie di isolamento e di controllo climatico, la necessità di rivedere questa norma è diventata evidente. Secondo le linee guida di organizzazioni come l’Energy Saving Trust e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’intervallo consigliato per la temperatura interna è ora compreso tra i 18 e i 21 gradi.
Questo range, pur mantenendo una certa vicinanza ai 19 gradi precedentemente considerati standard, si adatta meglio alle diverse esigenze degli utenti. La dimensione degli spazi, l’uso delle stanze e le preferenze individuali giocano un ruolo cruciale nella definizione della temperatura ottimale. Gli esperti avvertono che mantenere una temperatura inferiore ai 18 gradi può favorire l’umidità , contribuendo alla formazione di muffa e potenzialmente danneggiando la salute di adulti e bambini. Pertanto, è consigliabile mantenere una temperatura più alta rispetto a quella minima suggerita, specialmente nelle aree di maggiore frequentazione come soggiorno e cucina, oltre che nelle camere da letto.
Strategie per ridurre i costi energetici
Un mito comune da sfatare è che abbassare la temperatura porti a bollette più basse. In realtà , i costi energetici sono influenzati da vari fattori, tra cui la configurazione della casa e la sua capacità di trattenere il calore. Una casa fredda richiederà un maggior dispendio energetico per raggiungere la temperatura impostata, risultando in bollette più elevate.
Inoltre, è fondamentale considerare che non tutte le stanze necessitano della stessa temperatura. Le aree comuni, come il soggiorno e la cucina, possono beneficiare di temperature più elevate, tra i 22 e i 23 gradi, mentre le camere da letto possono essere mantenute a una temperatura più fresca, tra i 17 e i 19 gradi. Queste scelte non solo ottimizzano il comfort, ma possono anche contribuire a una gestione più efficiente dei consumi energetici, migliorando l’efficienza economica e ambientale delle abitazioni.
Con l’approccio giusto, è possibile trovare un equilibrio tra comfort e sostenibilità , garantendo un ambiente domestico salutare e accogliente.
