Il 27 dicembre 2025, l’Agenzia per la lotta alla corruzione in Ucraina, nota come Nabu, ha avviato un’inchiesta che ha portato all’incriminazione di diversi deputati della Verkhovna Rada per presunti atti di corruzione, in particolare per la vendita dei loro voti. Le operazioni di perquisizione negli uffici dei gruppi parlamentari coinvolti sono state inizialmente ostacolate dalle forze di sicurezza, suscitando preoccupazioni riguardo alla trasparenza e all’integrità del processo politico in corso nel paese.
Dettagli dell’inchiesta sulla corruzione
L’inchiesta della Nabu è emersa in un contesto già segnato da un grave scandalo di appropriazione indebita che ha coinvolto circa 100 milioni di dollari nel settore energetico. Questo caso ha avuto ripercussioni significative, costringendo alla dimissione di Andryi Yermak, il braccio destro del presidente Volodymyr Zelensky, insieme a due ministri. La Nabu ha rivelato l’esistenza di un gruppo di criminalità organizzata all’interno della Verkhovna Rada, composto anche da alcuni deputati, i quali avrebbero ricevuto vantaggi illeciti in cambio del loro voto.
Le accuse mosse dalla Nabu sono gravi e pongono interrogativi sull’affidabilità delle istituzioni ucraine. L’agenzia ha dichiarato che qualsiasi tentativo di ostacolare le indagini rappresenta una violazione diretta della legge, sottolineando l’importanza di garantire un processo giuridico equo e trasparente. La creazione della Nabu nel 2014, sotto pressioni dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, aveva come obiettivo quello di combattere la corruzione endemica nel paese, conferendole poteri di inchiesta e la nomina del direttore da parte del consiglio dei ministri.
Il contesto politico e le reazioni
La situazione attuale in Ucraina è complessa e caratterizzata da una crescente insoddisfazione pubblica nei confronti della corruzione. Negli ultimi anni, il governo di Zelensky ha affrontato numerose critiche per la gestione della crisi economica e per la mancanza di progressi significativi nella lotta contro la corruzione. La reazione alle indagini della Nabu è stata variegata: mentre alcuni gruppi di attivisti e cittadini applaudono l’iniziativa, altri temono che possa essere utilizzata come strumento politico per colpire avversari.
Le recenti tensioni hanno anche fatto emergere preoccupazioni riguardo all’indipendenza della Nabu. Nel corso dell’estate, un tentativo da parte del governo di privare l’agenzia della sua autonomia, trasferendo il controllo delle sue attività sotto la supervisione del procuratore generale, ha scatenato una forte reazione da parte della società civile, culminando in proteste di massa. Questo episodio ha messo in evidenza la fragilità delle istituzioni democratiche in Ucraina e la necessità di tutelare l’indipendenza delle agenzie anticorruzione.
L’attenzione ora si concentra sulle prossime mosse della Nabu e sull’impatto che queste indagini avranno sul panorama politico ucraino. Con le elezioni future in vista, la lotta contro la corruzione diventa un tema cruciale per il governo di Zelensky e per la stabilità del paese.
