Il clima di tensione tra Estonia e Russia ha raggiunto nuove vette a seguito di recenti sconfinamenti. Il 26 dicembre 2025, il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, ha lanciato un chiaro avvertimento, affermando che il suo paese non esiterà a rispondere con la forza se le forze russe oltrepasseranno il confine. La situazione si è aggravata dopo che diversi episodi di violazione della frontiera, in particolare lungo il fiume Narva, hanno messo in allerta le autorità estoni.
Le dichiarazioni del ministro degli esteri
Margus Tsahkna ha dichiarato in un’intervista al portale di notizie polacco O2: “Se quei piccoli uomini verdi attraversano il nostro confine, spareremo”. Queste parole riflettono una crescente frustrazione da parte di Tallinn nei confronti delle incursioni russe, che sono diventate sempre più frequenti. Il ministro ha sottolineato che i militari russi, privi di distintivi, noti come “omini verdi”, sono stati avvistati più volte al confine. Tsahkna ha esortato Mosca a non mettere alla prova la determinazione dell’Estonia, aggiungendo che il paese non esiterà a abbattere aerei che violano il proprio spazio aereo.
A seguito di questi eventi, le autorità estoni hanno deciso di chiudere il valico di frontiera di Narva per ragioni di sicurezza, nonostante le precedenti violazioni fossero state considerate “non gravi”. Tsahkna ha rassicurato che gli spostamenti delle forze russe sono costantemente monitorati.
Il recente sconfinamento
Il 17 dicembre 2025, tre guardie di confine russe hanno superato il confine estone per alcuni minuti, entrando senza autorizzazione nel territorio della NATO. L’episodio, avvenuto lungo il fiume Narva, ha visto i militari rimanere sul lato estone per circa venti minuti prima di ritornare in Russia. Igor Taro, ministro dell’Interno estone, ha dichiarato che non è chiaro se si sia trattato di un gesto intenzionale, ma ha rassicurato che non esiste una minaccia immediata alla sicurezza nazionale.
In risposta a questo e ad altri eventi simili, Tallinn ha deciso di intensificare le pattuglie al confine e ha programmato incontri con i rappresentanti russi per chiarire la situazione. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per le azioni russe, che includono sorvoli non autorizzati e movimenti di truppe che hanno sollevato allerta tra i membri della NATO.
Analisi della situazione
Il comportamento della Russia lungo il confine estone rappresenta una strategia nota come “gray-zone aggression”. Secondo l’analista Elizabeth Braw dell’Atlantic Council, Mosca sta attuando manovre che rientrano sotto la soglia dell’aggressione militare aperta, ma che servono a testare e intimidire i paesi limitrofi. Questa strategia, caratterizzata da azioni ambigue e difficili da sanzionare, ha lo scopo di esercitare pressione sugli Stati bersaglio senza attivare automaticamente le clausole di difesa collettiva della NATO.
La situazione attuale è complessa e richiede un attento monitoraggio. L’Estonia, con una frontiera di 294 chilometri con la Russia, si trova in una posizione delicata, e le recenti dichiarazioni dei suoi leader politici evidenziano una chiara volontà di non tollerare ulteriori violazioni della sovranità nazionale.
