Ossini racconta a ‘Ciao Maschio’: “Da piccolo soffrivo per la mia voce femminile”

Marianna Ritini

Dicembre 26, 2025

Massimiliano Ossini, noto conduttore televisivo, si racconta in un’intervista sincera a Nunzia De Girolamo durante la puntata di ‘Ciao Maschio’, in programma domani, 27 dicembre 2025, alle ore 17.05 su Rai 1. Ossini condivide la sua esperienza di vita, mettendo in luce le sfide affrontate durante l’infanzia e il percorso che lo ha portato a trovare la propria voce e identità.

Un’infanzia complessa e la ricerca di accettazione

Nel corso dell’intervista, Massimiliano Ossini esprime con franchezza le difficoltà vissute durante la sua infanzia. Il conduttore racconta di essere stato un bambino complicato, descritto come la “pecora nera” della famiglia. La sua voce, acuta e femminile, ha spesso generato fraintendimenti: “Quando rispondevo al telefono o bussavo alle porte delle altre classi, mi scambiavano sempre per mia sorella o per mia mamma”, confida Ossini. Questa situazione ha avuto un impatto significativo sulla sua autostima e sul suo benessere emotivo.

Ossini ammette di aver sofferto profondamente a causa di questa condizione, tanto da desiderare di diventare un supereroe, non per proteggere gli altri, ma per difendere se stesso. “Ho sofferto tantissimo per questo”, afferma, rivelando il suo desiderio di cambiare la voce che percepiva come un limite. La sua lotta interiore si manifestava in gesti silenziosi e dolorosi, come urlare nel cuscino per sperare di svegliarsi con una voce più profonda. A complicare ulteriormente la situazione, Ossini ha iniziato a balbettare, un’esperienza che ha reso quegli anni ancora più difficili.

Il percorso verso la scoperta di sé

Il cambiamento nella vita di Massimiliano Ossini è avvenuto grazie all’incontro con il teatro e la parrocchia. Durante una rappresentazione, gli è stato assegnato un ruolo, nonostante le sue paure legate alla balbuzie. “Paradossalmente, appena sono salito sul palco e ho detto quelle poche battute, non balbettavo più”, racconta. Questo momento di svolta ha segnato l’inizio di una nuova consapevolezza: per Ossini, recitare significava immedesimarsi in un altro personaggio, allontanandosi dalla sua identità.

Questa esperienza ha alimentato in lui un forte desiderio di diventare attore. “A scuola, durante le interrogazioni, facevo la stessa cosa: recitavo”, rivela, sottolineando come la recitazione gli consentisse di superare le sue difficoltà comunicative. La sua storia rappresenta un esempio di resilienza e di come le esperienze difficili possano trasformarsi in opportunità di crescita personale e professionale.

Massimiliano Ossini continua a portare con sé le lezioni apprese durante quegli anni formativi, rimanendo consapevole dell’importanza delle parole, specialmente nel suo lavoro in televisione e nelle interazioni con i giovani. La sua esperienza offre uno spunto di riflessione su come affrontare le fragilità e trovare la forza per esprimere la propria autenticità.

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