Natale: strategie per evitare gli eccessi a tavola e mantenere la linea

Franco Fogli

Dicembre 25, 2025

Durante il pranzo di Natale, è lecito concedersi qualche eccesso, ma è fondamentale riprendere il controllo dell’alimentazione fino a Capodanno, quando ci si aspetta un nuovo giro di festeggiamenti. Il professor Giorgio Calabrese, esperto in Scienza dell’Alimentazione e Consulente Scientifico del Ministero della Salute, offre suggerimenti e regole per affrontare le festività senza accumulare chili indesiderati.

Il menu natalizio

L’attenzione si concentra sul pranzo di Natale, dove i tortellini in brodo occupano un posto d’onore. Che siano acquistati o preparati in casa, seguono una ricetta piuttosto standardizzata: si utilizzano 400 grammi di farina e 4 uova per creare una sfoglia, da cui si ricavano quadratini di 2-3 centimetri di lato, ripieni di prosciutto, mortadella e formaggio.

Secondo Calabrese, è importante rispettare le porzioni, stabilendo un limite preciso: “Una porzione di tortellini consiste in 12 pezzi”, ha dichiarato durante una delle sue apparizioni a La volta buona. “È fondamentale considerare gli ingredienti: prosciutto, mortadella e il grasso presente nel brodo. A Natale, non ci sono solo i tortellini: si inizia con l’antipasto, si prosegue con il secondo piatto e si conclude con il panettone. Nei ristoranti, la porzione standard è di 12 tortellini; il mio è un consiglio orientato alla salute”.

Strategia per il recupero

Tra i piatti tradizionali e i dolci, è facile superare il limite consentito durante le festività. Tuttavia, il professor Calabrese sottolinea che gli strappi alimentari devono rimanere eccezionali. “Le sole occasioni in cui è lecito esagerare sono la cena della Vigilia, il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno: quindi, il 24, 25 e 31 dicembre”, ha spiegato all’Adnkronos Salute. “Per gli altri giorni, è necessario seguire alcune semplici regole: l’obiettivo è non ingrassare, limitando l’aumento di peso a un massimo di mezzo chilo”.

A partire dalla cena del 25 dicembre, è consigliabile avviare l’operazione di recupero. “La sera di Natale è sufficiente una grande insalata e un frutto. Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, è una ricorrenza significativa per noi cristiani, ma non è una festa di abbondanza. Dobbiamo mangiare normalmente, come in un giorno qualsiasi”, ha aggiunto, suggerendo un menù: “Per il pranzo, 60-70 grammi di pasta con legumi o verdure, una porzione di verdure crude, bollite o grigliate e un frutto. Per la cena, pesce al sale, in alternativa carne bianca o formaggio, una porzione di verdure, 50 grammi di pane integrale e un frutto. In questo modo, si arriva al cenone di Capodanno, che è simile al Natale, quindi la trasgressione è permessa”. Riguardo ai dolci, come panettone e pandoro, il consiglio è di limitarsi a una fetta al giorno, preferibilmente a colazione, in sostituzione di biscotti o fette biscottate, o come spuntino pomeridiano.

Per mantenere la dieta in carreggiata, è fondamentale masticare in modo regolare, un passo cruciale per il controllo del peso. “Masticare attiva enzimi ptialinici nella bocca che agiscono su una parte dei carboidrati“, ha spiegato il professor Calabrese, sottolineando che “la masticazione coinvolge anche diversi muscoli”. Quante volte è consigliabile masticare ogni boccone? “Alcuni suggeriscono 50 volte, io direi almeno 20”.

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