Natale: il pesce protagonista delle cene italiane la vigilia del 24 dicembre

Marianna Ritini

Dicembre 24, 2025

Il 24 dicembre 2025 si avvicina e, secondo un’indagine condotta da Coldiretti/Ixe’, il pesce sarà il protagonista indiscusso delle tavole italiane per la vigilia di Natale. Ben il 77% degli italiani ha scelto di mantenere viva la tradizione del “mangiare magro”, con il pesce che resiste nonostante le difficoltà legate ai cambiamenti climatici e all’aumento dei costi operativi. La carne, pur essendo presente, sarà servita solo in una casa su cinque, mentre una ristretta percentuale del 3% opterà per menu completamente vegetariani o vegani.

Il pesce più consumato

Il pesce italiano si conferma come il protagonista delle cene festive, con una vasta gamma di specie come alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie. Secondo Coldiretti, la varietà dell’offerta ittica consente di realizzare piatti tradizionali delle diverse cucine regionali italiane. Tra le preparazioni più gettonate ci sono spaghetti con cicale o battuto di alici, zuppe di pesce con triglie e gamberi bianchi, fritture di paranza, polpo con patate, gamberi agli agrumi, calamarata, capitone alla brace e calamaro ripieno.

Scegliere pesce locale a “filiera corta” è una raccomandazione di Coldiretti Pesca, che sottolinea l’importanza di garantire freschezza e qualità, sostenendo un settore che conta circa 12.000 imbarcazioni attive nella pesca e nell’acquacoltura. Durante il periodo natalizio, tra vigilia e Capodanno, si registra un picco nei consumi ittici, con un fabbisogno annuo pro capite di oltre 28 kg in Italia, superiore alla media europea di 25 kg e mondiale di 20 kg. Le specie più catturate nel nostro Paese includono alici, vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, pannocchie, triglie, pesce spada, gallinelle e sugarelli.

Come evitare le frodi

Con l’aumento della domanda di pesce, è fondamentale prestare attenzione alle frodi commerciali, dato che la maggior parte del pesce in vendita proviene dall’estero. Coldiretti Pesca consiglia di controllare attentamente le etichette al banco. Queste devono specificare il metodo di produzione, che può essere “pescato”, “acque dolci” o “allevato”, e indicare l’attrezzo di cattura e la zona di provenienza, come ad esempio il Mar Adriatico o il Mar Ionio, preferibilmente con una mappa. Per il pesce congelato, è obbligatorio indicare la data di congelamento, mentre per il pesce decongelato deve essere presente la dicitura “decongelato”.

Queste indicazioni sono essenziali per garantire non solo la freschezza e la qualità del prodotto, ma anche per tutelare i consumatori dalle possibili frodi nel settore ittico, soprattutto in un periodo dell’anno in cui la domanda è particolarmente alta.

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