La televisione russa RT ha lanciato una campagna pubblicitaria in vista del Natale 2025, che ha suscitato un acceso dibattito. Lo spot, che ironizza sulla situazione attuale dell’Europa, attribuisce ogni problema del continente a Vladimir Putin. Tra le questioni sollevate, l’immigrazione incontrollata, le bollette elevate e l’aumento dei prezzi vengono tutte ricondotte alla figura del presidente russo. Il messaggio centrale è chiaro: ogni difficoltà che i cittadini europei affrontano è, secondo la narrazione proposta, “colpa di Putin”.
La propaganda di rt
La propaganda di RT non si è limitata a questo singolo video; ha continuato a produrre contenuti che, sebbene progettati per essere epici, spesso si ritorcono contro la stessa emittente. Un esempio è il controverso video del criceto, che ha generato una serie di reazioni sui social media, spingendo gli utenti a condividere le loro risate e incredulità . Questo tipo di comunicazione, pur cercando di rafforzare la posizione russa, ha attirato l’attenzione e la critica, creando un ciclo di umorismo involontario che potrebbe durare per anni.
La caricatura di ursula von der leyen
Nel contesto di questo spot, spicca la presenza di una versione caricaturale di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Nel video, von der Leyen afferma che se i burocrati europei non offrono sollievo alle famiglie, la responsabilità ricade, naturalmente, su Putin. Questa rappresentazione contribuisce a un clima di pessimismo tra gli europei, che si sentono sempre più disillusi. Tuttavia, il messaggio finale dello spot invita a mantenere la speranza, esortando le persone a “continuare ad avere fede in Babbo Natale“.
Reazioni e impatto
Il video ha generato una notevole reazione anche da parte di figure pubbliche e giornalisti, come Anderson Cooper della CNN e Piers Morgan, che hanno ripreso il tema per commentare l’assurdità della situazione attuale. La strategia di RT, quindi, non solo cerca di sminuire le responsabilità russe, ma si propone anche di influenzare l’opinione pubblica europea, creando un’immagine di impotenza e confusione tra i cittadini.