Trump presenta due nuove navi da guerra e rilancia l’interesse per la Groenlandia

Franco Fogli

Dicembre 23, 2025

Donald Trump, il 15 gennaio 2025, ha annunciato da Mar-a-Lago un ambizioso piano per la Marina Militare degli Stati Uniti, presentando l’intenzione di costruire due nuove navi da guerra, le più grandi mai realizzate. Insieme a lui, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Marina, John Phelan, hanno assistito a questa dichiarazione che segna un passo significativo per la modernizzazione della flotta americana.

Annuncio della nuova classe di navi da guerra

Trump ha affermato che la prima delle corazzate sarà denominata “USS Defiant“. Durante il suo discorso, ha descritto queste nuove navi come “le più grandi, le più veloci e cento volte più potenti di qualsiasi nave da guerra mai costruita”. Il presidente ha messo in evidenza l’urgenza della costruzione, sottolineando che la Marina ha un disperato bisogno di modernizzazione, considerando che molte delle attuali navi sono ormai obsolete. Queste nuove navi, secondo Trump, rappresenteranno una nuova era per la Marina, facente parte della sua visione di una “Flotta d’oro”. Le navi sono attese per essere pronte in “due anni e mezzo” e saranno destinate a operazioni che non includono la Cina, con la quale Trump ha dichiarato di avere un buon rapporto.

La Groenlandia e la sicurezza nazionale

In un altro momento della conferenza, Trump ha affrontato il tema della Groenlandia, dichiarando l’importanza strategica dell’isola per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. “Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza nazionale, dobbiamo averla”, ha ripetuto, commentando la recente nomina di Jeff Landry, governatore della Louisiana, come inviato degli Stati Uniti per la Groenlandia. Trump ha chiarito che l’interesse per l’isola non è legato ai minerali, ma alla protezione nazionale, sostenendo che la Danimarca ha storicamente rivendicato l’isola senza che gli Stati Uniti abbiano mai rinunciato ai propri legami con essa.

Commenti sul caso Epstein

Trump ha anche affrontato il controverso caso Epstein, negando di essere mai stato sull’isola di Epstein e affermando che le notizie relative al caso servono solo a deviare l’attenzione dai successi della sua amministrazione. La pubblicazione dei file riguardanti il caso è stata definita da Trump come una mossa strategica per distrarre il pubblico dai risultati ottenuti durante il suo mandato.

Strategia sul petrolio venezuelano

Infine, il presidente ha parlato della situazione del petrolio sequestrato al Venezuela, affermando che gli Stati Uniti “lo terremo e forse lo useremo nelle riserve strategiche“. Ha aggiunto che l’amministrazione sta cercando di recuperare le petroliere sanzionate, sottolineando la formazione di una grande armata per affrontare la situazione. Trump ha suggerito che il presidente venezuelano Nicolas Maduro dovrebbe prendere sul serio le minacce statunitensi, dichiarando che sarebbe “intelligente” da parte sua dimettersi.

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