Truffe telefoniche in Italia: allerta persistente sui prefissi da evitare e suggerimenti utili

Franco Fogli

Dicembre 23, 2025

Il fenomeno delle truffe telefoniche in Italia continua a preoccupare gli utenti nel 2025. Nonostante l’implementazione di misure per limitare le chiamate indesiderate e il telemarketing invadente, un numero crescente di cittadini riceve quotidianamente telefonate e messaggi contenenti vere e proprie frodi o spam. Questo problema si è intensificato nelle ultime settimane, dopo che era già stato lanciato un allerta riguardo alle chiamate moleste provenienti non solo da call center italiani, ma anche da numeri stranieri.

La modalità di queste truffe è spesso caratterizzata da promesse di posti di lavoro o guadagni facili, con l’obiettivo di compromettere i dispositivi delle vittime, sottrarre informazioni personali o estorcere denaro. Nella maggior parte dei casi, a rispondere non sono operatori umani, ma registrazioni automatiche. I messaggi giungono anche attraverso applicazioni di messaggistica come WhatsApp e Telegram, spesso contenenti link che rimandano a siti malevoli, in grado di infettare i dispositivi o permettere ai truffatori di accedere ai dati sensibili. Con l’inasprimento delle misure preventive, i truffatori stanno modificando le loro strategie, adottando frequentemente una tecnica nota come spoofing.

Cos’è lo spoofing

Lo spoofing rappresenta una delle tecniche più insidiose nel panorama delle truffe telefoniche. Questa pratica consiste nel simulare l’identità di un altro numero, ingannando così il destinatario della chiamata. I call center esteri falsificano il prefisso, in modo che sul display del malcapitato appaia un numero italiano, aumentando le probabilità di risposta.

Le modalità di attacco possono variare: si possono ricevere email con indirizzi che sembrano appartenere a enti legittimi, ma che in realtà sono falsi, oppure si può assistere a una falsificazione dell’indirizzo IP, creando l’illusione che il traffico provenga da un altro computer. Queste tecniche rendono difficile per l’utente medio riconoscere la frode.

Allerta sui prefissi stranieri

Negli ultimi mesi, è emerso un forte allerta riguardo al crescente numero di chiamate provenienti da prefissi stranieri. Spesso queste truffe promettono opportunità lavorative o facili guadagni, mirando a compromettere i dispositivi e rubare dati personali. Le risposte alle chiamate sono frequentemente gestite da voci registrate, mentre i messaggi arrivano tramite applicazioni di messaggistica. I link inclusi possono portare a siti web malevoli.

Per evitare di cadere in queste trappole, la raccomandazione è chiara: non rispondere e bloccare ogni numero sospetto, sia esso un cellulare o un numero fisso. Prefissi come +44, +46 e +31, che appartengono rispettivamente al Regno Unito, alla Svezia e ai Paesi Bassi, possono fungere da segnali di allerta per riconoscere potenziali truffe.

È fondamentale non richiamare mai in caso di chiamate perse o di squilli brevi. Questo tipo di frode è progettato per sfruttare il credito telefonico dell’utente, portando a spese elevate o ad attivazioni di abbonamenti indesiderati.

Nuove misure di contrasto

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) sta introducendo una nuova iniziativa per combattere le chiamate indesiderate e le truffe telefoniche. È stata avviata una consultazione pubblica della durata di 45 giorni riguardante una proposta di modifica del Piano di numerazione, che prevede l’introduzione di numerazioni brevi per le chiamate e i messaggi, anche per attività di teleselling e telemarketing.

L’obiettivo dell’Agcom è quello di implementare numeri brevi a tre cifre per facilitare il riconoscimento immediato delle chiamate commerciali e delle comunicazioni potenzialmente invasive. L’Autorità ha adottato misure per contrastare lo spoofing attraverso chiamate da numeri fissi e mobili italiani, imponendo l’obbligo di bloccare le chiamate illecite, ad eccezione di quelle provenienti da utenti in roaming all’estero. Queste misure sono entrate in vigore il 19 novembre e hanno già mostrato risultati positivi.

Impatto sulle comunicazioni degli utenti

Se la consultazione pubblica avrà esito positivo, il settore del telemarketing potrebbe subire una vera e propria rivoluzione già nei primi mesi del 2026. L’introduzione della numerazione a tre cifre permetterà agli utenti di riconoscere immediatamente le chiamate commerciali o quelle provenienti da call center, offrendo una maggiore protezione contro le truffe telefoniche, che si sono evolute utilizzando tecniche come lo spoofing.

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