Tensioni tra Stati Uniti e Venezuela: convocato il Consiglio di Sicurezza Onu per oggi su richiesta di Caracas

Marianna Ritini

Dicembre 23, 2025

Il 23 dicembre 2025, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà in sessione urgente per discutere la crescente tensione tra il Venezuela e gli Stati Uniti. La convocazione è stata richiesta dalle autorità venezuelane a seguito di sviluppi recenti che hanno visto un aumento delle pressioni americane sul governo di Nicolás Maduro. Laura Miklic, portavoce della Missione permanente della Slovenia presso le Nazioni Unite, ha confermato l’incontro, previsto per le ore 15:00.

Maduro risponde a Trump

Nicolás Maduro ha risposto alle recenti dichiarazioni di Donald Trump, sottolineando che il presidente americano dovrebbe concentrarsi sui problemi interni degli Stati Uniti piuttosto che intromettersi negli affari del Venezuela. In un discorso trasmesso dalla televisione di Stato, Maduro ha affermato che Trump “farebbe meglio” a dedicare il proprio tempo alle questioni economiche e sociali del suo Paese, piuttosto che spendere gran parte dei suoi discorsi sul Venezuela. Il leader venezuelano ha evidenziato la necessità per ciascun Paese di occuparsi dei propri affari, esprimendo la sua determinazione a gestire le questioni interne senza ingerenze esterne.

Maduro ha criticato la continua attenzione di Trump sul Venezuela, affermando che “non è possibile” che il presidente americano dedichi così tanto tempo a una nazione straniera. Ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno bisogno di affrontare le proprie sfide, come la mancanza di alloggi e posti di lavoro, piuttosto che focalizzarsi su questioni che non riguardano direttamente il loro Paese. “Lasciamo che ognuno si occupi dei propri affari interni”, ha dichiarato Maduro, ribadendo il suo impegno a governare il Venezuela senza interferenze esterne.

Tensioni tra Venezuela e Stati Uniti

Le relazioni tra Venezuela e Stati Uniti sono diventate sempre più tese negli ultimi mesi. Gli Stati Uniti hanno intensificato le loro pressioni per rovesciare il governo di Maduro, schierando una flotta navale nel Mar dei Caraibi con la giustificazione di combattere il narcotraffico. Tuttavia, la retorica americana ha recentemente cambiato direzione, puntando il dito contro il governo venezuelano per presunti furti delle risorse naturali del Paese, in particolare il petrolio.

La scorsa settimana, Trump ha emesso un ordine di blocco “totale e completo” su tutte le petroliere in entrata e in uscita dal Venezuela, fino a quando non saranno restituiti agli Stati Uniti i beni che, secondo lui, sono stati “rubati”. Questo include le risorse petrolifere, che, a suo avviso, sono state sottratte a causa della nazionalizzazione avviata da Hugo Chavez nel 1998 e proseguita da Maduro. Trump ha etichettato il governo venezuelano come un’organizzazione terroristica straniera, intensificando ulteriormente le tensioni.

Il contesto storico risale alla “rivoluzione Bolivariana”, che ha visto il governo di Chavez nazionalizzare settori chiave dell’economia, tra cui il petrolio, precedentemente controllato da grandi compagnie americane. Questa trasformazione ha portato a un conflitto di interessi che perdura, con gli Stati Uniti che cercano di riprendere il controllo delle risorse venezuelane.

La sessione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di oggi rappresenta un momento cruciale nel tentativo di affrontare le crescenti tensioni tra i due Paesi e le implicazioni globali che ne derivano.

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