Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’ANIEF e segretario confederale della CISAL, ha espresso il suo parere in merito alla recente firma del contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024, avvenuta oggi presso l’ARAN. La dichiarazione di Pacifico sottolinea l’importanza di questo accordo, specialmente in un contesto economico difficile, segnato da inflazione e crisi globali.
La firma del contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024
Oggi, 23 dicembre 2025, Pacifico ha commentato il significato del nuovo contratto, evidenziando la differenza rispetto al passato. Durante il periodo 2016-2018, i lavoratori non avevano la certezza di futuri aumenti salariali a causa del blocco decennale. Con la nuova intesa, si prevede un recupero dell’inflazione accumulata entro il 2030, grazie anche all’impegno del settore pubblico. Pacifico ha annunciato che entro la fine del 2026 si completerà la parte economica del contratto collettivo nazionale di lavoro 2025-2027. Questo porterà , a partire da gennaio 2027, a un incremento medio di almeno 160 euro mensili lordi, che, sommati agli aumenti già previsti, potrebbero arrivare a un totale di 300 euro mensili lordi nel giro di un anno.
Le richieste per il prossimo contratto
Pacifico ha anche delineato le aspettative per il prossimo contratto, sottolineando la disponibilità a trattare, ma richiedendo immediatamente il riconoscimento del buono pasto. Ha evidenziato la necessità di risorse aggiuntive nella prossima legge di bilancio, specificamente destinate al personale scolastico, affinché possa recuperare il gap retributivo rispetto alla media della pubblica amministrazione. Attualmente, esiste una disparità di circa 10.000 euro annui rispetto alle Funzioni centrali. Pacifico ha ricordato che 25 anni fa, i salari degli insegnanti erano inferiori di circa 1.000 euro rispetto a oggi.
Inoltre, ha espresso il desiderio di affrontare temi cruciali nel prossimo rinnovo triennale, come il riconoscimento del burnout, il riscatto agevolato della laurea e la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. Ha anche menzionato l’importanza di garantire immissioni in ruolo e trasferimenti per tutti i posti vacanti, nonché il rafforzamento della mobilità intercompartimentale.
Investimenti e bonus per il personale scolastico
Il sindacato ANIEF ha fatto sapere che, per il contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato 240 milioni di euro per un bonus “una tantum” destinato a docenti e personale ATA. Secondo le informazioni fornite dall’ARAN, gli arretrati spettanti al personale ammontano a 1.948 euro medi lordi per i docenti e 1.427 euro medi lordi per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. A questi importi si aggiungono circa 585 euro per i docenti e 455 euro per il personale ATA, derivanti dall’anticipo di parte delle risorse del triennio successivo.
Recentemente, è emersa la possibilità che, a partire da gennaio, venga garantita la copertura dell’assicurazione sanitaria, una misura fortemente sostenuta dal sindacato ANIEF.
Prospettive per il contratto 2025-2027
Pacifico ha messo in evidenza che il prossimo contratto collettivo nazionale di lavoro 2025-2027 porterà ulteriori aumenti retributivi per il personale scolastico. Se le parti dovessero firmare l’accordo entro un anno, a partire dal 1° gennaio 2026, si prevedono incrementi medi mensili di circa 245 euro per i docenti e 179 euro per il personale ATA, con un ulteriore aumento a partire dal 1° gennaio 2027.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha definito questo accordo come un risultato storico, sottolineando che per la prima volta nella storia della scuola italiana si garantisce continuità contrattuale. L’accordo prevede anche un potenziamento delle materie oggetto di relazioni sindacali e un incremento delle risorse destinate al Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, con 93,7 milioni di euro per il personale docente e 19,1 milioni di euro per il personale ATA. Gli aumenti complessivi mensili, sommando i due trienni contrattuali, potrebbero arrivare fino a 416 euro per gli insegnanti e 303 euro per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
