L’AD di illycaffè, Cristina Scocchia, ha annunciato l’intenzione di espandere la produzione negli Stati Uniti attraverso una partnership con un produttore locale. Questo progetto si inserisce in un contesto di crescita significativa per l’azienda, che ha chiuso il 2025 con un fatturato di 690 milioni di euro, registrando un incremento del 10% rispetto all’anno precedente, nonostante l’aumento del 50% dei costi delle materie prime.
Risultati del 2025 e sfide future
Nel corso di un’intervista rilasciata ad Adnkronos/Labitalia, Scocchia ha evidenziato come il 2025 sia stato un anno complesso, caratterizzato da tensioni geopolitiche e difficoltà economiche globali. Nonostante l’aumento del costo del caffè verde, in particolare dell’arabica, l’azienda ha ottenuto risultati positivi. Il mercato italiano, che rappresenta il 30% delle vendite, ha registrato una crescita dell’11%, mentre gli Stati Uniti, il secondo mercato più importante, hanno visto un incremento compreso tra il 19% e il 20%. Anche l’Europa ha mostrato segni di crescita, superando il 22%.
Scocchia ha espresso preoccupazione per il 2026, prevedendo che i costi delle materie prime rimarranno elevati. Sebbene il presidente Trump abbia rimosso i dazi sul caffè, la bolla inflazionistica non si è attenuata, mantenendo i prezzi del caffè verde ben al di sopra dei livelli storici. Attualmente, il costo si aggira intorno ai 350-360 centesimi per libbra, un valore quasi triplo rispetto ai 100-130 centesimi tra il 2015 e il 2021. Questi fattori influenzeranno inevitabilmente i costi di produzione per il 2026, poiché l’azienda sta già acquistando scorte per il prossimo anno.
Strategie di adattamento e produzione negli Stati Uniti
Scocchia ha affermato che, nonostante l’aumento dei costi, l’azienda continuerà a cercare di minimizzare l’impatto sui consumatori finali. Tuttavia, sarà necessario un adeguamento dei listini prezzi. L’obiettivo è mantenere una marginalità sana, essenziale per investire in innovazione e crescita.
In merito alla produzione negli Stati Uniti, Scocchia ha confermato che l’azienda sta valutando un accordo di partnership con un produttore locale, che consentirebbe di iniziare la produzione di una parte dei prodotti destinati al mercato americano già all’inizio del 2026. Questo approccio ridurrebbe i tempi di avvio e i costi di logistica, permettendo una maggiore vicinanza ai gusti dei consumatori americani.
Investimenti in Italia e prospettive di quotazione in Borsa
L’AD ha anche sottolineato l’importanza degli investimenti a Trieste, dove l’azienda prevede di spendere oltre 130 milioni di euro. I lavori per ampliare la capacità di tostatura sono già in corso, con l’obiettivo di aumentare l’organico di circa 100 persone nel 2025. Questi investimenti testimoniano l’impegno di illycaffè nel mantenere la sua identità italiana.
In merito alla quotazione in Borsa, Scocchia ha affermato che l’azienda è pronta, ma che la decisione finale dipenderà dalle condizioni di mercato e dalla stabilizzazione dei prezzi del caffè verde. L’AD ha espresso la speranza che il 2026 possa portare a una discesa dei costi, consentendo di confermare il progetto di IPO.
Osservazioni sulla politica economica e sull’Unione Europea
Scocchia ha elogiato la gestione prudente del bilancio pubblico in Italia, evidenziando come questa abbia portato a risultati concreti, come la diminuzione dello spread e il miglioramento dei rating. Ha ribadito l’importanza di un sostegno alle imprese per favorire investimenti e competitività.
Infine, ha espresso la necessità di un’Europa più attiva nel sostenere le imprese, auspicando investimenti comuni in tecnologia e nella riduzione dei costi energetici. Ha sottolineato come la burocrazia e le normative divergenti tra i vari paesi europei rappresentino una sfida significativa per le aziende, auspicando una semplificazione delle procedure.
