Il Senato italiano è pronto a dare il via libera alla manovra economica, un passo atteso con impazienza dopo un lungo percorso caratterizzato da ripensamenti e modifiche. Oggi, 29 dicembre 2025, l’esecutivo ha presentato un maxi-emendamento che ha portato l’importo totale del Bilancio a circa 22 miliardi di euro, rispetto ai 18,7 miliardi inizialmente previsti. La manovra, che include importanti misure fiscali e di sostegno per le imprese, approderà successivamente alla Camera dei Deputati per il voto finale, previsto per martedì 30 dicembre.
Misure fiscali e novità in arrivo
Tra le principali novità della manovra si evidenzia il taglio delle tasse, con la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro. Questa modifica rappresenta il secondo passo di un piano avviato nel 2024 per alleggerire il carico fiscale sui cittadini. Inoltre, il governo ha introdotto una nuova pace fiscale, che consente la rottamazione delle cartelle esattoriali dal 2000 al 2023, con un piano di pagamento in 54 rate bimestrali. La commissione Bilancio ha anche deciso di abbassare il tasso di interesse sulle rate dal 4% al 3%.
Settore bancario e assicurativo
Le modifiche apportate alla manovra hanno previsto un aumento del contributo delle banche e delle assicurazioni, che ora supera i 12 miliardi di euro, con un incremento di un miliardo rispetto alle stime iniziali. Per le banche, la deducibilità delle perdite pregresse scenderà dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. Inoltre, l’aumento dell’Irap del 2% non si applicherà ai soggetti con una base imponibile ridotta, introducendo una franchigia di 90 mila euro per il 2027 e il 2028. Per le assicurazioni, si prevede un acconto dell’85% sul premio per i veicoli e i natanti.
Novità sulle polizze e tributi
Dal primo gennaio 2026, l’aliquota sulla polizza rc auto per i rischi di infortunio al conducente e per l’assistenza stradale salirà al 12,5%. Inoltre, la Tobin tax subirà un incremento, passando dallo 0,1% allo 0,2% per le transazioni su mercati regolamentati e dallo 0,2% allo 0,4% per gli altri casi. Anche l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza aumenterà dallo 0,02% allo 0,04%.
Supporto alle imprese e investimenti
Per le imprese, sono state prorogate al 30 settembre 2028 le agevolazioni legate agli investimenti in beni strumentali e beni immateriali per la Transizione 4.0. Le misure prevedono un incremento del 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Sono previsti anche 1,3 miliardi di euro per il credito d’imposta per la Transizione 4.0 e 532,64 milioni per le aziende che richiedono il credito d’imposta per la Zes.
Modifiche al sistema pensionistico e welfare
La manovra introduce modifiche significative al sistema pensionistico. Tra queste, il blocco dell’anticipo pensionistico tramite fondi complementari e un incremento dei tagli per i lavoratori precoci. Dal primo gennaio 2026, le aziende con 50 dipendenti dovranno versare il Tfr al Fondo Inps, estendendo l’obbligo anche ad aziende con 40 dipendenti dal 2032. Inoltre, dal luglio 2026, i neo assunti nel settore privato saranno automaticamente iscritti alla previdenza complementare.
Infrastrutture e altri settori
Il governo ha previsto anche il rifinanziamento per il Ponte sullo Stretto di Messina, con un incremento delle risorse per gli anni 2032 e 2033. Per il Piano Casa, le risorse scenderanno a 200 milioni di euro nel biennio 2026-2027. Infine, si prevede una tassa sui pacchi postali in arrivo da paesi extra Ue, e un significativo taglio ai fondi per la Rai e per il Fondo per lo sviluppo e la coesione.
La manovra, con le sue numerose disposizioni, segna un passo importante nel panorama economico italiano, mirando a sostenere il ceto medio e le imprese in un contesto di sfide e opportunità.
