Manovra: il Senato vota e abolisce cinque misure, esclusa norma sui lavoratori sottopagati

Marianna Ritini

Dicembre 23, 2025

Il 23 dicembre 2025, la Commissione Bilancio del Senato ha portato a termine l’analisi del maxi-emendamento relativo alla manovra economica, un passo fondamentale per il governo che ha deciso di porre la questione di fiducia su questo provvedimento. Il testo ora dovrà essere discusso nuovamente in Aula, dove sono già iniziate le dichiarazioni di voto. È stato confermato, nel frattempo, lo stralcio di cinque misure significative prima del nuovo confronto in Aula, un’azione che ha suscitato l’attenzione di esperti e osservatori.

Norme cancellate: focus sulle misure eliminate

Tra le norme cancellate figura quella che permetteva ai datori di lavoro di non pagare gli arretrati ai lavoratori sottopagati, a condizione che si fossero attenuti agli standard di determinati contratti collettivi. Questa disposizione ha sollevato preoccupazioni tra i sindacati e i difensori dei diritti dei lavoratori, poiché avrebbe potuto esporre i dipendenti a situazioni di sfruttamento. Un’altra norma abrogata riguarda lo stop all’inconferibilità di incarichi nelle pubbliche amministrazioni per soggetti provenienti da enti di diritto privato che siano regolati o finanziati dalle stesse amministrazioni. Questa misura era stata introdotta per garantire una maggiore trasparenza e integrità nell’assegnazione di incarichi pubblici.

In aggiunta, è stata eliminata la norma che riduceva il divieto di ‘sliding doors’ da tre anni a uno. Questo divieto impedisce ai dipendenti pubblici che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali di assumere incarichi in ambito privato legati all’attività svolta nella pubblica amministrazione al termine del loro rapporto di lavoro. Tale modifica ha suscitato un dibattito acceso, poiché molti ritengono che possa compromettere l’etica e la responsabilità nel settore pubblico.

Altre disposizioni cancellate includono quelle riguardanti i magistrati fuori ruolo, con una riduzione dell’anzianità di servizio necessaria per il collocamento fuori ruolo da dieci a quattro anni. Questa modifica potrebbe avere ripercussioni significative sul funzionamento della giustizia, favorendo una maggiore mobilità dei magistrati. Infine, è stata rivista la disciplina del personale della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (Covip), un cambiamento che potrebbe influenzare la supervisione e la regolamentazione dei fondi pensione in Italia.

Con queste cancellazioni, il governo si trova ora a dover affrontare le reazioni di una società civile sempre più attenta alle questioni legate ai diritti dei lavoratori e alla trasparenza nella pubblica amministrazione. La discussione in Aula si preannuncia intensa, con i vari gruppi politici pronti a esprimere le proprie posizioni sulle misure abrogate e sul futuro della manovra economica.

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