Il Senato ha approvato la manovra economica da 22 miliardi di euro, che ora si appresta a ricevere il via libera definitivo dalla Camera dei Deputati prima della fine dell’anno. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato positivamente l’esito, affermando: “Tutto è bene quel che finisce bene”. Questo provvedimento si propone di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e di rafforzare il tessuto produttivo, mantenendo una politica di responsabilità e prudenza sui conti pubblici.
I principali interventi della manovra
Taglio delle tasse e pace fiscale. Tra le misure più significative, si prevede una riduzione della seconda aliquota dell’Irpef, che scenderà dal 35% al 33% per i redditi fino a 50 mila euro. Questo intervento rappresenta un passo ulteriore nella riforma fiscale avviata nel 2024, che ha già visto un abbattimento delle tasse per i redditi più bassi. Inoltre, la manovra introduce una nuova fase di pace fiscale, con un programma di rottamazione che si estende su nove anni, consentendo di sanare le cartelle esattoriali accumulate dal 2000 al 2023. L’interesse sulle rate di pagamento è stato ridotto dal 4% al 3%, offrendo un ulteriore incentivo per i contribuenti.
Banche e assicurazioni. Le modifiche apportate alla manovra hanno aumentato il contributo totale delle banche e delle assicurazioni a oltre 12 miliardi di euro, superando di un miliardo le previsioni iniziali. Per le banche, la deducibilità delle perdite pregresse scenderà dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. Inoltre, l’aumento dell’Irap del 2% non riguarderà i soggetti con base imponibile ridotta, introducendo una franchigia di 90mila euro. Per quanto riguarda le assicurazioni, è previsto un acconto dell’85% sul contributo relativo ai premi per veicoli e natanti.
Rc auto. A partire dal primo gennaio 2026, l’aliquota sulla polizza di responsabilità civile auto per i rischi di infortunio al conducente e assistenza stradale aumenterà al 12,5% per i contratti stipulati o rinnovati.
Tobin tax. L’imposta sulle transazioni finanziarie subirà un incremento, passando dallo 0,1% allo 0,2% per le cessioni su mercati regolamentati e dallo 0,2% allo 0,4% negli altri casi. Anche l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza aumenterà, passando dallo 0,02% allo 0,04%.
Dividendi holding. Per accedere al regime di esclusione, sarà necessaria una partecipazione diretta nel capitale superiore al 5% o un valore fiscale superiore a 500mila euro.
Imprese, iper ammortamento, transizione 4.0 e Zes. Le agevolazioni per le imprese che investono in beni strumentali e materiali funzionali alla trasformazione tecnologica sono prorogate fino al 30 settembre 2028. La misura prevede incentivi maggiorati per investimenti fino a 2,5 milioni di euro e una serie di fondi per il credito d’imposta Transizione 4.0, che ha visto esaurire le risorse disponibili.
Ritenuta d’acconto imprese. A partire dal 2028, l’aliquota della ritenuta d’acconto per le imprese sarà ridotta dello 0,5%, aumentando all’1% nel 2029.
Benefici rinnovi contratti. I contratti rinnovati nel 2024 beneficeranno di una tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi a partire dal primo gennaio 2026, estendendo la platea ai redditi fino a 33mila euro.
Utili lavoratori. Per il 2026, è stata prorogata l’esenzione del 50% sui dividendi corrisposti ai lavoratori derivanti da azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato, fino a un massimo di 1.500 euro annui.
Stop anticipo pensione con fondi complementari. È stata abolita la possibilità di accedere alla pensione anticipata cumulando la rendita dei fondi complementari.
Aumenta taglio anticipo precoci. I tagli all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci aumenteranno progressivamente, passando dai 20 milioni del 2027 ai 190 milioni nel 2034.
Tfr all’Inps. Dal primo gennaio 2026, tutte le aziende con almeno 50 dipendenti saranno obbligate a versare il Tfr al Fondo Inps, con un’estensione futura per le imprese con 40 dipendenti.
Ponte sullo Stretto. Gli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina saranno rifinanziati, in seguito all’aggiornamento dell’iter amministrativo e alla necessità di garantire le risorse per gli anni 2032 e 2033.
Piano casa. Le risorse destinate al Piano casa scenderanno a 200 milioni nel biennio 2026-2027.
Affitti brevi. Sarà applicata un’aliquota del 21% sulla prima casa in affitto per meno di 30 giorni e del 26% sulla seconda casa; oltre due immobili, il reddito sarà tassato.
Isee e casa. Il limite del valore della casa per l’esclusione dall’Isee per le famiglie nelle città metropolitane sarà fissato a 200mila euro.
Oro. È stato approvato un emendamento che attribuisce la proprietà delle riserve auree della Banca d’Italia al popolo italiano.
Pacchi postali. È previsto un contributo di due euro sui pacchi postali provenienti da paesi extra Ue, per un valore fino a 150 euro.
