L’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha annunciato la sua intenzione di ricandidarsi per la carica di primo cittadino, in vista delle elezioni comunali previste per il 2026. De Magistris, in un’intervista rilasciata all’Adnkronos, ha sottolineato l’importanza di riaccendere le passioni tra i cittadini, affermando che ci sono le condizioni ideali per una nuova mobilitazione popolare. La sua candidatura si colloca in un contesto di crescente insoddisfazione nei confronti dell’attuale amministrazione guidata da Gaetano Manfredi.
La necessità di una coalizione popolare
De Magistris ha evidenziato che solo il 39% degli aventi diritto ha partecipato alle ultime elezioni regionali, evidenziando la necessità di unire le forze per coinvolgere un numero maggiore di napoletani nel processo elettorale. L’ex sindaco ha proposto di formare una coalizione civica e sociale, lontana da ideologie rigide, per affrontare le sfide che Napoli deve affrontare. Ha paragonato la città a un “città -stato” simile a New York, suggerendo che è fondamentale unire le persone che si preoccupano del presente e del futuro di Napoli. De Magistris ha chiarito che l’obiettivo non è combattere contro i partiti, ma governare la città in modo radicalmente diverso rispetto all’amministrazione attuale.
Riguardo al ticket Manfredi-Fico, De Magistris ha espresso preoccupazione per la mancanza di connessione tra l’attuale sindaco e la popolazione. Ha descritto Manfredi come un “burattinaio” delle operazioni politiche, privo di un reale consenso popolare e incapace di affrontare le questioni di giustizia sociale e ambientale. Secondo De Magistris, l’attuale amministrazione non riesce a dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, rendendo necessario un cambio di rotta.
La regione e la sanità pubblica
L’ex sindaco ha richiamato l’attenzione sulla necessità di risposte immediate alle problematiche che affliggono i cittadini campani, in particolare nel settore della sanità pubblica. De Magistris ha criticato la mancanza di una programmazione adeguata da parte della nuova giunta regionale, guidata da Roberto Fico. Ha sottolineato come, dopo la vittoria della coalizione di centrosinistra, ci si sarebbe aspettati un’immediata attenzione ai bisogni della popolazione, ma ciò non è avvenuto.
Ha denunciato che la recente campagna elettorale non ha affrontato i reali problemi dei campani, ma si è concentrata su accordi di potere tra politici e professionisti. De Magistris ha messo in evidenza come, per costruire una giunta efficace, sia fondamentale superare le logiche di potere consolidate e rispondere alle esigenze della popolazione, specialmente in un contesto di crescente povertà , come evidenziato dai dati forniti dalla Caritas.
Il referendum sulla giustizia e la separazione delle carriere
In merito al referendum sulla giustizia, De Magistris ha dichiarato il suo voto contrario alla separazione delle carriere, definendola una scelta pericolosa che potrebbe compromettere l’indipendenza della magistratura. Ha espresso la sua preoccupazione per il rischio che i pubblici ministeri diventino strumenti del potere politico, piuttosto che mantenere il loro ruolo di magistrati indipendenti. L’ex sindaco ha sottolineato l’importanza di riforme che non siano orientate a preservare interessi politici, ma che rispondano alle esigenze di giustizia dei cittadini.
De Magistris ha infine criticato l’attuale proposta di riforma, sostenendo che un approccio più incisivo sarebbe stato necessario per garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Ha evidenziato che la situazione attuale è il risultato di gravi responsabilità da parte di esponenti della magistratura, che hanno contribuito a compromettere l’integrità del sistema.
