Il 22 dicembre 2025, il Comitato Europeo dei Diritti Sociali ha emesso una severa valutazione riguardo alla situazione degli studenti con disabilità in Italia. Secondo quanto riportato a Strasburgo, l’Italia non garantisce i diritti fondamentali di questi alunni, fornendo loro insegnanti di sostegno che risultano, nella maggior parte dei casi, non specializzati e in condizioni di lavoro precarie. Questo verdetto è il risultato di un esposto presentato nel 2021 dall’Anief, un’associazione sindacale di docenti e ricercatori.
La relazione del Comitato ha evidenziato che oltre il 56% degli insegnanti di sostegno è assunto con contratti a termine, che scadono ogni 30 giugno. Inoltre, il 79% di questi docenti non possiede le qualifiche necessarie per l’insegnamento a studenti con disabilità. Questa situazione crea un ambiente di apprendimento instabile, poiché gli insegnanti vengono frequentemente sostituiti, privando circa 170.000 alunni della continuità didattica necessaria per un’educazione efficace.
Le famiglie, per ottenere un insegnante di sostegno o maggiori ore di insegnamento, si trovano spesso costrette a intraprendere azioni legali, una situazione che aggrava ulteriormente la precarietà del sistema. Il Comitato ha stabilito all’unanimità che l’Italia viola il diritto al lavoro, sia per le condizioni precarie degli insegnanti di sostegno, sia per la mancanza di qualifiche adeguate.
Violazione dei diritti degli studenti con disabilità
Il Comitato ha concluso che l’Italia non riesce a garantire un accesso adeguato all’istruzione inclusiva per gli alunni con disabilità. La precarietà occupazionale di una parte significativa degli insegnanti di sostegno ostacola l’integrazione di questi studenti nel sistema educativo. La mancanza di formazione specifica per un terzo dei docenti di sostegno rappresenta un ulteriore ostacolo all’istruzione inclusiva, evidenziando una grave lacuna nel sistema scolastico italiano.
L’articolo 15 della Carta Sociale Europea impegna gli Stati membri a garantire un’educazione e una formazione professionale adeguate per le persone con disabilità. Tuttavia, la situazione attuale in Italia dimostra che non vengono adottati i provvedimenti necessari per garantire questi diritti. La continua sostituzione degli insegnanti di sostegno e la difficoltà delle famiglie nel garantire un’istruzione adeguata per i propri figli evidenziano la necessità di riforme urgenti nel settore educativo.
Le conseguenze per gli studenti e le famiglie
La precarietà degli insegnanti di sostegno ha un impatto diretto sulla qualità dell’istruzione ricevuta dagli studenti con disabilità. La mancanza di continuità didattica, unita alla carenza di insegnanti qualificati, crea un ambiente poco favorevole all’apprendimento. Le famiglie, spesso costrette a intraprendere azioni legali, affrontano un ulteriore carico emotivo e finanziario, mentre cercano di ottenere i diritti dei propri figli.
In questo contesto, è fondamentale che le istituzioni italiane si attivino per garantire una formazione adeguata per gli insegnanti di sostegno e stabilire contratti di lavoro stabili. Solo così sarà possibile assicurare un’istruzione inclusiva e di qualità per tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro capacità. La situazione attuale richiede un intervento immediato per evitare che i diritti degli alunni con disabilità vengano ulteriormente compromessi.
