Milano, un ragazzo di 15 anni rapinato e sequestrato in corso Buenos Aires: quattro giovani arrestati

Lorenzo Di Bari

Dicembre 22, 2025

Un episodio di **violenza** e **intimidazione** si è verificato la sera del 21 dicembre 2025 a **Milano**, precisamente in **corso Buenos Aires**, dove un gruppo di **giovani** ha **rapinato** un **ragazzo** di 15 anni. La **vittima**, mentre si trovava in compagnia di **amici**, è stata avvicinata da quattro **individui**, tra cui tre **minorenni** e un **maggiorenne**, tutti con **precedenti penali**. La **rapina** ha assunto contorni drammatici quando i **malviventi**, dopo averlo **minacciato**, hanno costretto il giovane a contattare il **padre** per ricaricare la sua **carta prepagata**.

La rapina e il sequestro

Il **quindicenne** è stato aggredito da tre **ragazzi** e una **ragazza**, che lo hanno minacciato con **violenza** per farsi consegnare il **giubbotto**, il **maglione**, le **scarpe di marca**, il **cellulare** e il **portafoglio**. Durante la **rapina**, i **rapinatori** hanno scoperto che il ragazzo possedeva una carta di credito prepagata e, dopo averlo costretto a recarsi a uno **sportello bancomat**, hanno insistito affinché prelevasse del **denaro**. Nonostante le ripetute affermazioni della **vittima** riguardo l’assenza di **fondi**, i **malviventi** hanno continuato a minacciarlo.

Dopo aver constatato che non c’erano **soldi** disponibili, i **rapinatori** hanno obbligato il **ragazzo** a contattare il **padre**. Le **minacce** si sono fatte più gravi: “Se non gli ricarichi la prepagata, lo uccidiamo“, ha riferito l’uomo al telefono, un avvertimento che ha spinto il **padre** a contattare immediatamente il **112**.

Intervento delle forze dell’ordine

Le **pattuglie** dei **carabinieri** sono giunte sul luogo dell’incidente poco dopo la chiamata d’emergenza, ma i **rapinatori** si erano già allontanati in direzioni diverse. Grazie a una rapida operazione di **ricerca**, le **forze dell’ordine** sono riuscite a rintracciare e arrestare tutti e quattro i **sospetti**. Tra di loro, il **maggiorenne** è un **ventenne** di origine **tunisina**, mentre gli altri sono un **16enne** **marocchino**, un **17enne** **siriano** e una **ragazza** di 15 anni.

I quattro sono stati accusati di rapina, tentata estorsione e sequestro di persona. Uno di loro ha anche dovuto affrontare l’accusa di **resistenza** a **pubblico ufficiale**, dopo aver minacciato i **carabinieri** con una **bottiglia** di **vetro**. Gli **arrestati** sono stati trasferiti nei rispettivi **istituti penitenziari**, il **carcere** di **San Vittore** per il **maggiorenne** e il **Beccaria** per i **minorenni**.

La vittima e le conseguenze

La **vittima**, un **ragazzo** di 15 anni, ha vissuto momenti di grande **paura** durante l’intero episodio. Fortunatamente, non ha riportato **ferite fisiche** e, dopo essere stata assistita dalle **autorità**, è stata riconsegnata al **padre**. Nonostante il **trauma** subito, il **giovane** non ha richiesto **assistenza sanitaria**, ma l’esperienza ha lasciato un segno profondo nella sua **psiche**.

Questo episodio evidenzia l’importanza della **vigilanza** e della **prontezza** di reazione delle **forze dell’ordine** in situazioni di **emergenza**. **Milano**, come molte altre **città**, deve affrontare sfide legate alla **criminalità** **giovanile**, ma la rapida azione dei **carabinieri** ha dimostrato che è possibile intervenire efficacemente per garantire la **sicurezza** dei **cittadini**.

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