Il 22 dicembre 2025, il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha firmato cinque decreti di grazia, a seguito di un’istruttoria favorevole condotta dal ministro della Giustizia. I beneficiari di questa clemenza sono Zeneli Bardhly, Franco Cioni, Alessandro Ciappei, Gabriele Spezzuti e Hamad Abdelkarim Alla F., i quali hanno ricevuto un trattamento di favore che ha portato alla revisione delle loro condanne.
Dettagli sui decreti di grazia
Il provvedimento di grazia, previsto dall’articolo 87, comma 11 della Costituzione italiana, ha avuto come esito la liberazione di cinque individui, dopo un’attenta valutazione da parte delle autorità competenti. Il comunicato della presidenza della Repubblica ha sottolineato l’importanza dei pareri favorevoli espressi dai magistrati coinvolti, i quali hanno ritenuto che le condanne non fossero più giustificate alla luce delle circostanze attuali. Questo atto di clemenza si inserisce in un contesto di riconsiderazione delle pene, dove si cerca di bilanciare giustizia e umanità .
Chi sono i ‘graziati’?
Zeneli Bardhly, nato nel 1962, ha scontato una pena di un anno e sei mesi per evasione dagli arresti domiciliari. La grazia è stata concessa in virtù del fatto che il suo allontanamento non è stato considerato un reato, come confermato dai pareri del magistrato di sorveglianza.
Franco Cioni, classe 1948, ha ricevuto una condanna a sei anni e quattro mesi per l’omicidio della moglie, affetta da una malattia terminale. Il presidente Mattarella ha tenuto conto delle circostanze attenuanti, inclusa la condizione di salute del condannato e il perdono ricevuto dalla famiglia della vittima.
Alessandro Ciappei, nato nel 1974, è stato condannato a dieci mesi per truffa. La grazia è stata motivata dalla sua buona condotta e dalla distanza temporale dal reato, oltre alla sua nuova vita all’estero.
Gabriele Spezzuti, del 1968, ha scontato pene per reati legati alle sostanze stupefacenti. La grazia ha riguardato una multa residua di ottantamila euro, considerando il lungo tempo trascorso e la sua riabilitazione.
Infine, Hamad Abdelkarim Alla F., nato nel 1995, ha scontato una condanna di trenta anni per omicidio plurimo e violazioni delle norme sull’immigrazione. La grazia parziale è stata concessa tenendo in considerazione il suo percorso di recupero in carcere e la giovane età al momento del reato.
Questi decreti di grazia evidenziano un approccio più umano e comprensivo della giustizia, in un periodo in cui si cerca di rivedere le condanne in base alle circostanze individuali e al processo di riabilitazione.
