Lunedì 22 dicembre 2025, il Senato italiano è chiamato a discutere la manovra economica, con l’approvazione attesa per martedì. Dopo un periodo di tensioni interne, la maggioranza ha trovato un accordo, con la Lega che ha accettato modifiche sulle pensioni grazie all’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Tuttavia, le opposizioni si sono schierate contro una norma proposta da Fratelli d’Italia, che riapre i termini per il condono del 2003. Questo emendamento è stato successivamente trasformato in un ordine del giorno.
Novità sulle pensioni e misure economiche
La manovra prevede un cambiamento significativo per quanto riguarda la pensione anticipata di vecchiaia, che non potrà più essere ottenuta cumulando la rendita dei fondi complementari. I lavoratori precoci, coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni, subiranno un taglio all’anticipo pensionistico. Questo taglio sarà progressivo, iniziando con 20 milioni di euro nel 2027, aumentando a 60 milioni nel 2028 e a 90 milioni dal 2029 al 2032. Per il 2033, la riduzione raggiungerà i 140 milioni e, dal 2034, si attesterà a 190 milioni.
A partire dal 1° gennaio 2026, tutte le aziende con 50 dipendenti saranno obbligate a versare il Tfr al Fondo Inps. Dal 2032, tale obbligo si estenderà anche alle imprese con almeno 40 dipendenti. I nuovi assunti nel settore privato beneficeranno di un’adesione automatica alla previdenza complementare, che potrà essere rifiutata entro sessanta giorni dall’assunzione.
Misure fiscali e investimenti
Le misure fiscali comprendono l’estensione della tassazione agevolata al 5% sugli aumenti retributivi, che sarà applicabile ai contratti rinnovati nel 2024, con beneficiari che potranno avere redditi fino a 33mila euro. Inoltre, è stato introdotto un meccanismo per il versamento anticipato, entro il 16 novembre di ogni anno, di un acconto pari all’85% del contributo sui premi assicurativi per veicoli e natanti, con un gettito aggiuntivo previsto di 1,3 miliardi di euro nel 2026.
Per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto di Messina, i finanziamenti sono stati rifinanziati, tenendo conto dell’aggiornamento dell’iter amministrativo e della necessità di incrementare le risorse per il 2032 e il 2033, mantenendo inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate.
Incentivi per le imprese e modifiche fiscali
Le risorse destinate al Piano casa sono state ridotte a 200 milioni di euro per il biennio 2026-2027, con un milione di euro stanziato per il sostegno delle attività dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi. Le agevolazioni per le imprese che investono in beni strumentali e materiali innovativi sono state prorogate fino al 30 settembre 2028, con una ritenuta d’acconto ridotta dello 0,5% dal 2028 e dell’1% dal 2029.
A partire da gennaio, l’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie subirà un incremento, passando dallo 0,1% allo 0,2% per le cessioni su mercati regolamentati e dallo 0,2% allo 0,4% per le altre. L’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza passerà dallo 0,02% allo 0,04%. L’accesso al regime di esclusione sarà consentito solo per partecipazioni dirette nel capitale superiori al 5% o di valore fiscale oltre i 500mila euro. L’aliquota per la prima casa in affitto inferiore a 30 giorni sarà del 21%, mentre per la seconda casa sarà del 26%. Oltre i due immobili, si applicherà un’imposta sul reddito.
