Il 2025 segna un traguardo significativo per lo chef Heinz Beck, che ha recentemente ricevuto per la ventesima volta la prestigiosa terza Stella Michelin, unico riconoscimento di questo tipo nella Capitale. Originario della Germania ma ormai romano d’adozione, Beck continua a portare avanti la sua passione per la cucina, impegnandosi nella formazione delle nuove generazioni di chef. In un’intervista esclusiva, il noto chef ha condiviso la sua visione della ristorazione, i progetti futuri per il 2026 e il piatto speciale che ha creato per le festività .
Il segreto del successo di Heinz Beck
Con la riconferma della terza Stella Michelin, Chef Beck celebra vent’anni dal primo riconoscimento ricevuto nel 2005. Quando gli viene chiesto quale sia la sua “ricetta” per rimanere al vertice della gastronomia, risponde: “Non ho una formula unica, ma piuttosto una combinazione di ingredienti che devono lavorare in sinergia: costanza, disciplina e la capacità di reinventarsi ogni giorno. ‘La Pergola’ è un luogo straordinario e mantenerlo ai vertici richiede un enorme sforzo, attenzione quotidiana e una squadra che condivide la stessa passione”.
Il ruolo di mentore per i giovani chef
La Guida Michelin ha recentemente riconosciuto Beck anche come Chef Mentor. Riguardo alle nuove generazioni di cuochi, il suo messaggio è chiaro: “Incoraggio i ragazzi del gruppo Beck and Maltese Consulting a investire nella loro conoscenza e cultura. La conoscenza è un bene prezioso. È fondamentale essere curiosi, confrontarsi e non temere di mettersi in gioco. Ascoltare è più importante che parlare; attraverso l’ascolto possiamo arricchire la nostra esperienza e crescere”.
Le sfide del settore della ristorazione
Beck esprime preoccupazione per le difficoltà che i giovani affrontano nel mondo della ristorazione. “Il nostro lavoro è straordinario ma comporta sacrifici. Molti giovani si avvicinano a questo settore per la visibilità , ma per emergere è necessario trasformare l’energia in passione concreta. Viviamo in un contesto sociale che spesso distrae e spinge verso obiettivi poco solidi. Il mio obiettivo è aiutarli a focalizzarsi su ciò che conta davvero”.
La crisi del fine dining e l’evoluzione di Roma
Riguardo alla chiusura di ristoranti da parte di colleghi, Beck sottolinea l’importanza di adattarsi ai cambiamenti. “Il settore è in continua evoluzione e per rimanere competitivi dobbiamo comprendere rapidamente le sue dinamiche. È cruciale conoscere le proprie dinamiche interne per prendere decisioni consapevoli e sostenibili”. Parlando di Roma, dove vive da 31 anni, osserva come la città sia cambiata, mantenendo però un’anima che non lascia indifferenti. “Ho scelto di vivere qui per la sua cultura gastronomica, ma sono consapevole che il settore della ristorazione deve essere pronto a fronteggiare le sfide attuali”.
Il valore della cucina italiana nel mondo
Beck riflette sull’importanza del riconoscimento Unesco della cucina italiana come Patrimonio immateriale dell’Umanità . “La cucina è un elemento fondamentale dell’identità culturale italiana, un simbolo che si tramanda di generazione in generazione. Ogni piatto rappresenta un’arte che deve essere valorizzata e protetta a livello globale”.
Le proposte gastronomiche per le festivitÃ
In vista delle festività , Beck ha preparato un menù speciale per il Natale e Capodanno, con piatti che uniscono innovazione e tradizione. “Abbiamo creato tre percorsi gastronomici: uno per la Vigilia, uno per il Natale e uno per Capodanno, introducendo piatti come il cuore di barbabietola alla cenere con tartufo nero e piatti tradizionali come il consommé di cappone“.
I progetti futuri di Beck and Maltese Consulting
Guardando al 2026, Beck anticipa diversi progetti entusiasmanti, tra cui nuove aperture a Venezia, Palermo e in Toscana, e un progetto editoriale dedicato all’alimentazione e alla salute dei bambini. “Siamo entusiasti di queste nuove iniziative e non vediamo l’ora di realizzarle”.
Infine, quando gli viene chiesto di esprimere un augurio per il 2026 attraverso un piatto, Beck propone uno scampo su radicchio Rosa di Gorizia con melograno cotto alla cenere, simbolo di bellezza e buon auspicio.
