È scomparso Gianni Melidoni, storico cronista sportivo, all’età di 90 anni

Franco Fogli

Dicembre 22, 2025

Gianni Melidoni, figura storica del giornalismo sportivo italiano, è venuto a mancare all’età di 90 anni. La sua carriera è iniziata a soli 20 anni con il Messaggero di Roma, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore per diversi anni. Melidoni ha avuto l’onore di seguire ben undici edizioni delle Olimpiadi, ma la sua vera passione si è sempre concentrata sul mondo del calcio. Il suo racconto del trionfo della Lazio nel 1974, sotto la guida di Maestrelli, e della Roma nel 1983, con Liedholm in panchina, rimarranno indelebili nella memoria degli appassionati.

Un percorso professionale di successo

Gianni Melidoni, nato nel 1935, ha dedicato la sua vita al giornalismo sportivo, diventando un punto di riferimento per gli appassionati di sport. La sua carriera è iniziata con il Messaggero, dove ha avuto l’opportunità di scrivere articoli e commentare eventi sportivi di grande rilevanza. Oltre a coprire le Olimpiadi, Melidoni ha avuto un ruolo cruciale nel raccontare le vicende del calcio italiano, in particolare quelle delle due squadre romane, la Lazio e la Roma. La sua penna incisiva e il suo stile appassionato hanno contribuito a rendere il calcio un tema di discussione quotidiana tra i tifosi.

Nel corso della sua carriera, Melidoni è stato anche uno dei principali protagonisti del Processo di Aldo Biscardi, un programma che ha segnato un’epoca nella televisione italiana. Qui, il giornalista ha saputo portare il suo spirito polemico e difendere le squadre della Capitale, rendendo il programma un appuntamento imperdibile per gli appassionati di calcio. La sua capacità di analizzare le partite e di esprimere opinioni forti ha fatto sì che Melidoni diventasse una voce autorevole nel panorama sportivo italiano.

Un’eredità duratura

La scomparsa di Gianni Melidoni lascia un vuoto nel mondo del giornalismo sportivo. La sua passione per il calcio e la sua dedizione al lavoro hanno ispirato generazioni di giornalisti e tifosi. Melidoni non era solo un cronista; era un narratore capace di trasmettere l’emozione del gioco e di coinvolgere il pubblico con le sue storie. La sua capacità di raccontare le gesta dei grandi campioni e di analizzare le dinamiche delle partite ha contribuito a far crescere l’amore per il calcio in Italia.

In un’epoca in cui il giornalismo sportivo sta affrontando sfide significative, l’approccio di Melidoni rimane un esempio da seguire. La sua abilità nel coniugare informazione e intrattenimento ha dimostrato che il giornalismo può essere sia professionale che appassionato. Le sue parole continueranno a risuonare tra coloro che amano lo sport e che cercano di capire non solo il gioco, ma anche le storie che lo circondano.

Gianni Melidoni, con il suo contributo al Messaggero e alla televisione, ha lasciato un’eredità che sarà ricordata a lungo. La sua passione e il suo impegno per il giornalismo sportivo rappresentano un faro per le future generazioni di cronisti e per tutti gli appassionati di sport.

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