Corpi confusi in ospedale nel Pisano, genitori assistono per errore l’amico del figlio

Franco Fogli

Dicembre 22, 2025

La tragica vicenda che ha portato alla morte di due adolescenti lo scorso settembre è ancora oggetto di indagini approfondite da parte delle autorità competenti. Gli inquirenti stanno esaminando attentamente la dinamica dell’incidente avvenuto nella zona industriale di Pisa, precisamente tra l’Ikea e i cantieri navali, lungo l’Aurelia. Le prime analisi escluderebbero che i giovani stessero partecipando a giochi pericolosi con le moto nel grande parcheggio della zona.

La ricostruzione dell’incidente

Secondo quanto riportato, una delle vittime, identificata come Jacopo Gambini, avrebbe percorso il parcheggio quando l’amico, Leonardo Renzoni, sarebbe entrato nello stesso spazio mentre stava arrivando in moto. Nonostante i numerosi testimoni ascoltati dalla polizia municipale, non è emersa alcuna conferma riguardo a voci secondo cui i ragazzi indossassero caschetti dotati di telecamera al momento dell’incidente. Le indagini continuano, con i periti che lavorano per chiarire i dettagli di questa tragica situazione.

Il 22 dicembre 2025, alle 17.00, è stata riportata la notizia di questa drammatica vicenda, che ha sconvolto non solo le famiglie coinvolte, ma anche la comunità locale. Gli amici dei due ragazzi, in stato di shock, si sono riuniti al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello a Pisa, cercando di comprendere l’accaduto e di mettere insieme i pezzi di una serata che si è trasformata in un incubo.

Il dramma per le famiglie

Il dolore per le famiglie di Jacopo e Leonardo è incommensurabile. Fonti locali, come ‘Il Tirreno’, raccontano di come i genitori di Gambini abbiano atteso notizie al pronto soccorso, solo per scoprire che il loro ragazzo era già deceduto. Jacopo morì sul colpo, mentre Leonardo, di soli 16 anni, morì dopo alcuni giorni di agonia. Un tragico scambio di persona ha ulteriormente complicato la situazione; i genitori di Jacopo hanno vegliato su Leonardo, credendo erroneamente che fosse il loro figlio a lottare per la vita.

La confusione nella identificazione delle vittime è stata causata da un errore nei referti, nonostante entrambi i ragazzi avessero i documenti di riconoscimento. Solo successivamente, attraverso un controllo del gruppo sanguigno, i medici hanno iniziato a sospettare di un errore, portando alla scoperta della tragica verità.

L’indagine in corso

I genitori di Jacopo Gambini hanno deciso di agire legalmente per ottenere giustizia e chiarire le responsabilità coinvolte in questa vicenda. Hanno presentato una denuncia querela, assistiti dall’avvocato Nicola Tamburini, per indagare sull’operato dell’ospedale e sulla corretta identificazione delle vittime. L’ospedale ha dichiarato di collaborare con le autorità per chiarire le circostanze dell’incidente e ha sottolineato la difficoltà iniziale di identificazione a causa della gravità delle ferite riportate dai ragazzi.

Il caso ha suscitato un’ampia attenzione da parte dei media e della comunità, con la speranza che l’indagine possa portare a una ricostruzione chiara e dettagliata dei fatti. La tragedia di settembre ha lasciato un segno indelebile non solo sulle famiglie delle vittime, ma su tutta la comunità di Pisa, che si stringe attorno a loro in questo momento di dolore.

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