La delegazione ucraina ha espresso un giudizio positivo riguardo agli incontri recenti, mentre Mosca ha ribadito la necessità di mantenere invariato il piano di pace proposto dall’ex presidente Donald Trump. I colloqui, tenutisi a Miami, mirano a trovare una soluzione alla guerra in Ucraina, ma secondo le dichiarazioni di Mosca, non sembrano avvicinarsi a un accordo definitivo. Yuri Ushakov, consigliere di Vladimir Putin, ha commentato che le proposte avanzate da europei e ucraini non migliorano la situazione e non aumentano le possibilità di una pace duratura.
La Russia continua a opporsi fermamente all’idea di schierare truppe europee sul suolo ucraino in un eventuale scenario post-conflitto. Per Kiev, la presenza di forze straniere è fondamentale per prevenire nuove aggressioni. La questione territoriale rimane cruciale: il Donbass è una priorità per Putin, che intende ottenerlo attraverso i negoziati o, se necessario, con la forza. Tuttavia, l’Ucraina non è disposta a considerare sacrifici territoriali.
I colloqui a Miami
A Miami, in Florida, il Cremlino ha inviato Kirill Dmitriev come emissario, il quale ha descritto i colloqui con i rappresentanti americani, Steve Witkoff e Jared Kushner, come “costruttivi”. I colloqui hanno visto la partecipazione anche della delegazione ucraina. L’idea di un incontro trilaterale con tutte le parti coinvolte è stata scartata, con Ushakov che ha affermato che “per il momento, nessuno parla seriamente di una iniziativa di questo tipo”. Le aspettative, quindi, rimangono basse.
La posizione dell’Ucraina
Durante i colloqui, è stato affrontato il tema del piano di pace elaborato dagli Stati Uniti e modificato dall’Ucraina, che richiede garanzie di sicurezza solide. Per Kiev, il dialogo è fondamentale per trovare un compromesso tra la proposta di Washington e quella sostenuta dal presidente Volodymyr Zelensky. Rustem Umerov, capo della delegazione ucraina, ha definito gli incontri “produttivi e costruttivi”. Negli ultimi tre giorni, la delegazione ha partecipato a incontri significativi con partner americani ed europei, ribadendo il pieno impegno dell’Ucraina verso una pace giusta e sostenibile.
La posizione della Russia
Per Mosca, il focus deve rimanere sulla versione originale del piano di pace, che è stata rifiutata dall’Ucraina e dai suoi alleati occidentali, considerata troppo favorevole a Putin. Durante la sua visita in Florida, Dmitriev ha lanciato accuse contro una presunta campagna mediatica orchestrata da guerrafondai negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Unione Europea, che mira a sabotare il piano di pace di Trump. Le parole del segretario di Stato americano, Marco Rubio, hanno messo in evidenza la complessità della situazione, affermando che l’obiettivo è avvicinare le posizioni di Ucraina e Russia, ma che non è possibile forzare un accordo.
Possibile contatto tra Putin e Macron
Il dialogo tra le nazioni coinvolte continua a svilupparsi a livelli elevati. Trump ha recentemente parlato con il primo ministro britannico Keir Starmer. Tuttavia, una possibile svolta potrebbe arrivare da un contatto tra il presidente francese Macron e Putin. Dopo il Consiglio Europeo, Macron ha sottolineato l’importanza di riprendere i contatti con il Cremlino. La possibilità di un colloquio tra l’Eliseo e il Cremlino sembra concreta, con dettagli che potrebbero essere resi noti nei prossimi giorni. Putin ha manifestato disponibilità al dialogo, sottolineando la necessità di una volontà politica reciproca, un aspetto accolto positivamente da Parigi.
