Manovra: approvazione iniziale tra polemiche. Domani in aula le modifiche su pensioni e TFR

Lorenzo Di Bari

Dicembre 21, 2025

L’approvazione della manovra finanziaria 2025 è attesa per martedì 22 dicembre al Senato, dopo il via libera definitivo della commissione Bilancio. Successivamente, il testo sarà riportato alla Camera per l’approvazione finale. Questa manovra, che ha suscitato un acceso dibattito, è caratterizzata da diverse misure, alcune delle quali sono state modificate in corso d’opera.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha giocato un ruolo cruciale nel risolvere le tensioni interne alla maggioranza, in particolare con la Lega, che ha accettato una riforma più rigorosa sulle pensioni. Giorgetti ha affermato di riflettere sulle proprie dimissioni, ma ha anche sottolineato che conosce bene il funzionamento della legge di bilancio, avendo già gestito ventinove di queste.

Le misure principali della manovra

Una delle novità più significative è l’abolizione della possibilità di accedere alla pensione anticipata di vecchiaia accumulando la rendita dei fondi complementari. Inoltre, per i lavoratori precoci, che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni, sono previsti tagli all’anticipo pensionistico. Questi tagli, che inizieranno nel 2027, ammonteranno a 20 milioni di euro, salendo a 60 milioni nel 2028, fino a raggiungere 190 milioni dal 2034.

Dal primo gennaio 2026, tutte le aziende con almeno 50 dipendenti dovranno versare il Tfr al Fondo Inps, con l’obbligo che si estenderà anche alle imprese con 40 dipendenti a partire dal 2032. I nuovi assunti del settore privato beneficeranno di un’adesione automatica alla previdenza complementare, con la possibilità di rinunciare entro sessanta giorni dall’assunzione.

Il governo ha previsto anche misure fiscali, come l’estensione della tassazione agevolata al 5% per gli incrementi retributivi, che si applicherà ai contratti rinnovati nel 2024 e ai redditi fino a 33mila euro. È stato introdotto un meccanismo per il versamento di un acconto sui premi delle assicurazioni dei veicoli, che porterà a un gettito aggiuntivo di 1,3 miliardi di euro nel 2026.

Investimenti e agevolazioni

La manovra prevede un rifinanziamento degli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina, con un incremento delle risorse previsto per il 2032 e 2033. Per quanto riguarda il Piano casa, le risorse destinate caleranno a 200 milioni nel biennio 2026-2027, mentre è stato stanziato un milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 per supportare le attività dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi.

Le agevolazioni per le imprese che investono in beni strumentali saranno prorogate fino al 30 settembre 2028. Queste misure, che mirano a sostenere la transizione tecnologica, includeranno anche una ritenuta d’acconto per le imprese con un’aliquota ridotta dal 2028, aumentando nel 2029.

Infine, dal gennaio 2026, l’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie subirà un aumento, passando dallo 0,1% allo 0,2% per le cessioni su mercati regolamentati e dallo 0,2% allo 0,4% per le altre transazioni. Le nuove norme prevedono che l’accesso al regime di esclusione sarà riservato a chi detiene una partecipazione diretta nel capitale superiore al 5% o con un valore fiscale superiore a 500mila euro.

La manovra 2025, caratterizzata da misure significative e una gestione complessa, rappresenta un passo importante per il governo italiano nel tentativo di affrontare le sfide economiche attuali.

×