Influenza in Italia: la variante K si diffonde, ecco come identificarla

Lorenzo Di Bari

Dicembre 21, 2025

La nuova variante influenzale, nota come K o “super flu”, sta rapidamente guadagnando terreno in tutto il mondo, diventando il principale responsabile dell’aumento dei casi di influenza. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, questa variante ha iniziato a diffondersi a partire da agosto 2025, portando a un anticipo della stagione influenzale in diversi Paesi. Gli esperti segnalano che il virus A/H3N2 J.2.4.1, alias sottoclade K, sta contribuendo in modo significativo all’incremento dell’attività influenzale, con un aumento della percentuale di virus influenzali stagionali A H3N2 rilevati.

La prevalenza della variante K in Italia

In Italia, la variante K è ormai dominante, come evidenziato dai dati provenienti dalla sorveglianza epidemiologica. Molti cittadini si interrogano su eventuali sintomi distintivi per riconoscerla. Tuttavia, secondo Pregliasco, “la vera influenza è sempre la stessa”. La differenza principale risiede nel numero di casi che si stanno verificando. La variante K presenta sette mutazioni che rendono la sua emoagglutinina più capace di eludere il sistema immunitario, aumentando così la sua diffusione.

Motivi della maggiore circolazione del virus

Gli esperti britannici, che hanno lanciato un allerta in merito, hanno sottolineato come il virus, grazie a queste mutazioni, riesca a sfuggire in modo più efficace alle difese immunitarie. Questa caratteristica spiega la sua maggiore diffusione. Le autorità sanitarie, sia a livello internazionale che in Italia, concordano sul fatto che non ci siano, al momento, segnali di una maggiore gravità nelle manifestazioni cliniche associate a questa variante. La mancanza di riconoscimento del virus da parte degli anticorpi porta a un incremento dei casi, il che implica anche un aumento di quelli gravi o complessi, come spiega Pregliasco.

Praticamente, nonostante sia una nuova variante, l’H3N2 si manifesta con sintomi tipici dell’influenza: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, stanchezza e, in alcuni casi, disturbi gastrointestinali. Nisa Aslam, un medico di base britannico, ha messo in evidenza questi sintomi in un articolo per il ‘Telegraph’.

Indizi per riconoscere l’influenza stagionale

Per identificare se si è stati colpiti dall’influenza stagionale, gli esperti consigliano di prestare attenzione a tre segnali chiave. Pregliasco indica che il primo è l’inizio brusco della febbre, che supera i 38°C. Il secondo è la presenza di almeno un sintomo respiratorio, come naso chiuso, tosse o gola infiammata. Infine, è fondamentale avere almeno un sintomo sistemico, come dolori muscolari o articolari e una marcata stanchezza. Questi elementi possono aiutare a distinguere l’influenza stagionale da altre patologie.

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