Ucraina-Russia, Putin afferma: “Desidero la pace, Kiev respinge l’accordo”. Usa: “Rischiamo di non raggiungere un’intesa”

Marianna Ritini

Dicembre 20, 2025

Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha affermato che il suo paese desidera la pace, ma accusa l’Ucraina di rifiutare qualsiasi tentativo di risolvere il conflitto. Durante una lunga conferenza stampa tenutasi il 30 dicembre 2025, Putin ha parlato per oltre quattro ore, affrontando vari temi, ma dedicando particolare attenzione alla situazione in Ucraina. Secondo il presidente russo, l’operazione militare in corso è stata avviata dall’Ucraina e Mosca è pronta a discutere una risoluzione, ma solo se Kiev è disposta a considerare le richieste russe.

L’Ucraina ha recentemente ricevuto l’approvazione per un prestito di 90 miliardi di euro dall’Unione Europea, ma ha dichiarato di non voler rinunciare a nessun territorio. In un’azione provocatoria, ha anche rivendicato di aver colpito una petroliera russa nel Mediterraneo, complicando ulteriormente la situazione. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha commentato che la mediazione degli Stati Uniti, basata su un piano proposto in precedenza dal presidente Donald Trump, sta diventando sempre più complessa. Rubio ha avvertito che potrebbe non esserci un accordo imminente.

Le accuse di Putin verso Kiev

Putin ha incolpato l’Ucraina per il conflitto, affermando che il governo di Kiev si rifiuta di cercare una soluzione pacifica. Ha dichiarato: “L’Ucraina si rifiuta praticamente di porre fine al conflitto con mezzi pacifici”, sottolineando la volontà di Mosca di affrontare le cause del conflitto. Il presidente russo ha ribadito il desiderio di vivere in pace e ha affermato che le forze russe stanno avanzando lungo la linea di contatto, con l’avversario in ritirata.

Il leader del Cremlino ha delineato le condizioni per una possibile risoluzione, che includerebbero la rinuncia dell’Ucraina al Donbass e il suo allontanamento dalla NATO. Secondo Putin, la responsabilità della guerra non ricade su Mosca, ma sul governo ucraino che, a suo avviso, ha iniziato il conflitto nel 2022. Ha affermato di aver già fatto concessioni in precedenti negoziati e ha ribadito la disponibilità a negoziare per porre fine alla guerra.

La posizione degli Stati Uniti e le prospettive di pace

Le dichiarazioni di Putin non si rivolgono solo all’Ucraina, ma anche agli Stati Uniti, che si trovano a Miami per negoziati con i rappresentanti ucraini. Rubio ha riconosciuto la complessità della situazione, affermando che solo gli Stati Uniti possono mediare tra le due parti. Ha dichiarato: “Una guerra può finire con una resa, ma non è una prospettiva a breve termine”. Il segretario di Stato ha chiarito che un accordo richiede concessioni da entrambe le parti, e che il processo di negoziazione richiederà tempo.

Rubio ha espresso scetticismo riguardo alle affermazioni di Putin, sottolineando che le parole devono essere accompagnate da azioni concrete. Ha avvertito che il conflitto sta causando un alto numero di vittime e che la ricostruzione dell’Ucraina diventerà sempre più difficile. La posizione degli Stati Uniti è chiara: non possono forzare un accordo, ma continueranno a cercare un punto di incontro tra le due nazioni.

Il dialogo rimane aperto, ma Putin ha fissato limiti chiari, chiedendo il riconoscimento dei territori occupati. La guerra continua a mietere vittime, e la situazione rimane tesa mentre le parti coinvolte cercano una via d’uscita da questo conflitto devastante.

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