Siria: raid aerei statunitensi colpiscono obiettivi dell’Isis

Franco Fogli

Dicembre 20, 2025

Il 14 dicembre 2025, il New York Times ha riportato un’importante notizia riguardante le operazioni militari statunitensi in Medio Oriente. Gli Stati Uniti hanno effettuato una serie di attacchi aerei mirati contro postazioni dello Stato Islamico in Siria, in risposta all’uccisione di due soldati e di un civile americano avvenuta nei giorni precedenti. Questi attacchi hanno colpito decine di obiettivi situati nella Siria centrale, segnando un’intensificazione delle azioni militari da parte delle forze statunitensi nella regione.

Dettagli dell’operazione militare

L’operazione, denominata Hawkeye Strike, è stata confermata dal portavoce del Pentagono, Pete Hegseth. In un comunicato pubblicato su X, Hegseth ha dichiarato: “Le forze statunitensi hanno avviato l’operazione Hawkeye Strike in Siria per eliminare i combattenti dell’Isis, le infrastrutture e i siti di stoccaggio delle armi in risposta diretta all’attacco contro le forze statunitensi avvenuto il 13 dicembre”. Questa affermazione sottolinea la determinazione degli Stati Uniti a rispondere con fermezza agli attacchi contro i propri militari e cittadini.

La scelta di colpire obiettivi specifici legati allo Stato Islamico non è casuale. Gli Stati Uniti hanno intensificato le operazioni contro il gruppo terroristico negli ultimi anni, cercando di ridurre la sua capacità operativa e di prevenire ulteriori attacchi. Le forze statunitensi, insieme ai loro alleati, continuano a monitorare attentamente la situazione in Siria, dove la presenza dell’Isis persiste nonostante le perdite subite negli anni passati.

Contesto degli attacchi

La situazione in Siria rimane complessa e volatile. Gli attacchi del 14 dicembre si inseriscono in un contesto di crescente tensione tra le forze statunitensi e le milizie legate allo Stato Islamico. Negli ultimi mesi, il gruppo ha dimostrato di essere ancora in grado di lanciare attacchi letali, come dimostrato dall’incidente che ha portato alla morte dei due soldati e del civile americano.

La reazione degli Stati Uniti evidenzia non solo un impegno a proteggere le proprie forze, ma anche una strategia più ampia per affrontare la minaccia rappresentata dall’Isis. Le operazioni aeree mirate sono parte di una campagna più ampia che cerca di stabilizzare la regione e di garantire la sicurezza dei cittadini americani e dei loro alleati.

In questo contesto, le forze statunitensi continuano a lavorare a stretto contatto con le forze locali in Siria, cercando di coordinare gli sforzi per combattere il terrorismo e ripristinare la sicurezza. La situazione rimane in evoluzione e gli sviluppi futuri saranno monitorati attentamente dalle autorità militari e politiche statunitensi.

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