Siria: gli Stati Uniti attaccano più di 70 obiettivi dell’Isis, Trump avverte: “Ritorsione significativa”

Lorenzo Di Bari

Dicembre 20, 2025

Le forze armate statunitensi hanno dato il via all’operazione denominata ‘Occhio di falco’ il 20 dicembre 2025, colpendo oltre 70 obiettivi dello Stato islamico in Siria. Questa azione militare è stata intrapresa in risposta all’attacco avvenuto la settimana precedente a Palmira, che ha provocato la morte di tre cittadini americani. Il presidente Donald Trump ha definito l’operazione una “ritorsione molto seria”, sottolineando che chi attacca gli americani “sarà colpito più duramente che mai”.

Dettagli dell’operazione

Il Comando centrale Usa (Centcom) ha reso noto che l’operazione ha interessato diverse località nella Siria centrale, impiegando caccia, elicotteri d’attacco e artiglieria. Sono state utilizzate oltre 100 munizioni di precisione per colpire infrastrutture e depositi di armi del gruppo jihadista. Secondo un funzionario dell’amministrazione Trump, gli Stati Uniti hanno informato Israele in anticipo riguardo ai raid, evidenziando la cooperazione tra le due nazioni in materia di sicurezza.

Il presidente Trump, attraverso un post su Truth Social, ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a infliggere punizioni severe ai terroristi responsabili dell’attacco di Palmira. La risposta militare si inserisce in un contesto più ampio in cui, nonostante una riduzione della presenza militare in Siria, Washington continua a condurre operazioni contro l’Isis, che rimane attivo in diverse aree desertiche del Paese.

Reazioni internazionali e locali

Il governo di Damasco ha scelto di non commentare direttamente i raid statunitensi, ma ha ribadito tramite il ministero degli Esteri il proprio impegno nella lotta contro lo Stato islamico, sottolineando la necessità di impedire che il gruppo jihadista possa trovare “rifugi sicuri” sul territorio siriano. Questa posizione riflette la complessità della situazione politica e militare in Siria, dove le forze governative e le truppe statunitensi operano in un contesto di tensioni e conflitti.

Le vittime dell’attacco di Palmira sono state identificate come due sergenti della Guardia nazionale dell’Iowa, William Howard ed Edgar Torres Tovar, insieme a un interprete civile del Michigan, Ayad Mansoor Sakat. Questo tragico evento ha suscitato una forte risposta da parte delle autorità statunitensi, segnando un punto di svolta nelle operazioni contro l’Isis in Siria.

L’operazione ‘Occhio di falco’ rappresenta quindi non solo una risposta immediata a un attacco specifico, ma anche un segnale della determinazione degli Stati Uniti a mantenere un ruolo attivo nella lotta contro il terrorismo nella regione, nonostante le sfide e le complessità politiche in corso.

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