Il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (Mei) di Verona celebra un importante anniversario: i 70 anni dalla firma del Protocollo italo-tedesco del 1955. Questo accordo ha segnato un momento cruciale nella storia dell’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra e, per commemorare l’evento, il museo offre un ricco programma di proiezioni e contenuti video. L’iniziativa è in corso il 20 e 21 dicembre 2025, permettendo al pubblico di esplorare questo capitolo significativo della storia italiana attraverso diversi materiali multimediali.
Un programma ricco di eventi e testimonianze
Il programma del Mei include interventi di storici, amministratori e rappresentanti delle comunità italiane in Germania, che si riuniscono per discutere il significato e le conseguenze del Protocollo del 1955. Tra gli eventi in programma spicca il convegno intitolato “Da lavoratori migranti a cittadini europei: emigrazione italiana in Germania 1955–2025” e la proiezione del docufilm “Verso Monaco”, realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Statale di Verona. Questi filmati, dopo il 21 dicembre, saranno disponibili sul canale YouTube del Mei, ampliando la fruibilità e l’accesso a un pubblico più vasto.
Il presidente del Mei, Paolo Masini, ha sottolineato l’importanza di questa ricorrenza, non solo come un anniversario di un documento diplomatico, ma come un momento di riflessione su un capitolo umano che ha profondamente influenzato la vita di centinaia di migliaia di persone e ha contribuito a costruire un’identità europea condivisa.
Il contesto storico dell’emigrazione italiana
Il Protocollo del 1955 ha dato inizio a una migrazione di grande portata, con oltre 500.000 italiani che si trasferirono nella Germania Ovest tra quell’anno e la metà degli anni Settanta. Mentre molti di loro tornarono in Italia, altri si stabilirono definitivamente, creando comunità italo-tedesche che continuano a esistere oggi. Il materiale prodotto dal Mei, in collaborazione con il Comune di Verona, raccoglie interventi di figure chiave come il Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e l’ambasciatore d’Italia in Germania, Fabrizio Bucci, offrendo una visione articolata di questo fenomeno migratorio.
L’emigrazione italiana verso la Germania è analizzata da diversi esperti, come Elia Morandi, che esplora il ruolo centrale del Centro di Emigrazione di Verona, e Franco Valenti, che discute gli strumenti di inclusione adottati dalla Germania nel corso degli anni. Federica Onelli del Maeci presenta l’Archivio Storico Diplomatico come una risorsa fondamentale per comprendere il contesto istituzionale dell’esodo italiano.
Il presente e il futuro delle comunità italiane in Germania
La professoressa Federica Bertagna approfondisce le storie conservate nell’Archivio del Centro di Emigrazione di Verona, mentre Delfina Licata della Fondazione Migrantes offre uno sguardo attuale sulle comunità italiane in Germania, presentando i dati più recenti e i nuovi profili della mobilità contemporanea. Lorenzo Di Lenna della Fondazione Nord Est affronta il tema della mobilità giovanile, analizzando le motivazioni e le aspettative dei giovani italiani che negli ultimi anni hanno scelto la Germania come meta.
In aggiunta, il Mei ha collaborato alla realizzazione del docufilm “Un sogno italiano”, diretto da Fausto Caviglia e prodotto da Orisa Produzioni. Questo film narra, attraverso le testimonianze dirette, il sogno di una vita migliore che ha spinto molti italiani a emigrare in Germania a partire dagli anni Cinquanta. Presentato in anteprima a Verona e presso l’ambasciata d’Italia in Germania, “Un sogno italiano” sarà disponibile nelle sale nei prossimi mesi, offrendo un’ulteriore opportunità per riflettere su questo importante tema.
