Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha dato il via alla pubblicazione di un ingente numero di documenti relativi alle indagini sul caso di Jeffrey Epstein, il finanziere condannato per reati sessuali, deceduto in carcere nel 2019. Questo materiale, atteso da tempo, è stato rilasciato con significative omissioni, sollevando interrogativi sulla trasparenza dell’operazione. Le critiche sono arrivate in particolare dai membri del Partito Democratico, che hanno evidenziato la scarsità di riferimenti a Donald Trump, nonostante la sua nota amicizia con Epstein.
Documenti pubblicati e polemiche
Il 20 dicembre 2025, il Dipartimento di Giustizia ha reso noti i primi file relativi alle indagini su Epstein. Tra i documenti rilasciati, si trovano numerose fotografie di Bill Clinton e di altre celebrità , come Mick Jagger e Michael Jackson, che erano parte della cerchia sociale del finanziere. Tuttavia, la pubblicazione ha suscitato polemiche per le pesanti censure, con molti documenti ampiamente oscurati. Ad esempio, in un elenco di 254 massaggiatrici, tutti i nomi sono stati rimossi per proteggere le potenziali vittime.
Media nazionali e internazionali stanno attualmente esaminando il materiale, un compito che richiederà diversi giorni a causa dell’enorme quantità di documenti, stimata in “centinaia di migliaia” di pagine. Tra i file, vi sono immagini parzialmente censurate di persone nude o seminude, così come fotografie di Epstein con armi da fuoco. Alcuni scatti inediti mostrano Ghislaine Maxwell, ex compagna di Epstein condannata a 20 anni di carcere, insieme al principe Andrea, e altre immagini di Clinton in contesti privati, anch’esse parzialmente oscurate.
Le reazioni politiche
La Casa Bianca ha colto l’occasione per criticare Bill Clinton, mentre i rappresentanti democratici hanno denunciato la pubblicazione come incompleta e tardiva. Chuck Schumer, leader della minoranza al Senato, ha affermato che la diffusione rappresenta “solo una frazione” delle prove disponibili. Ha anche messo in discussione l’ampio uso di omissis, sostenendo che questo violi lo spirito e la lettera dell’Epstein Files Transparency Act, una legge firmata da Trump il mese scorso che obbligava la pubblicazione integrale dei documenti, salvo limitazioni legali e tutele per le vittime.
Il vice procuratore generale Todd Blanche ha annunciato che ulteriori documenti saranno resi pubblici nelle prossime settimane, specificando che rimarranno esclusi quelli relativi a indagini ancora in corso. La questione delle omissioni e della trasparenza continua a destare preoccupazioni, mentre i cittadini e i media attendono ulteriori sviluppi su questo controverso caso.
