Il 18 dicembre 2025, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha risposto alle recenti dichiarazioni del presidente russo, Vladimir Putin, durante un incontro a Bruxelles, in occasione del prevertice del Partito Popolare Europeo (Ppe). Putin aveva definito i leader europei come “podsvinok”, termine russo che si traduce in “maialini”, riferendosi a giovani suini di età compresa tra i 4 e i 10 mesi. Questa espressione, utilizzata per insinuare una mancanza di autorità e rispetto, ha suscitato una pronta reazione da parte di Tajani.
La risposta di Tajani a Bruxelles
Durante il suo intervento, Tajani ha sottolineato l’importanza della democrazia in Europa, dichiarando che non ci sono “maialini” nell’Unione Europea, ma solo “leader eletti” dai cittadini. Questa affermazione mira a riaffermare la legittimità e la forza dei governi europei, in contrapposizione alle affermazioni di Putin. Il ministro ha evidenziato come i leader europei siano stati scelti attraverso processi democratici e rappresentino le volontà dei loro popoli, contrariamente a quanto insinuato dal presidente russo.
Tajani ha utilizzato l’occasione per richiamare l’attenzione sulla situazione attuale tra Russia e Ucraina, sottolineando come le tensioni geopolitiche richiedano un’unità e una solidarietà senza precedenti tra i membri dell’Unione Europea. La risposta di Tajani è stata accolta con favore da diversi leader europei, che hanno ribadito l’importanza di mantenere una posizione ferma nei confronti delle provocazioni russe.
Il contesto delle dichiarazioni
Le affermazioni di Vladimir Putin si inseriscono in un contesto di crescente tensione tra la Russia e l’Occidente, in particolare a causa del conflitto in Ucraina. Negli ultimi mesi, le relazioni tra Mosca e Bruxelles sono diventate sempre più tese, con accuse reciproche e sanzioni economiche che hanno caratterizzato il panorama politico. La guerra in Ucraina ha portato a un’ampia mobilitazione di risorse e a un rafforzamento della cooperazione tra i paesi europei, in risposta alle aggressioni russe.
Tajani, nel suo intervento, ha messo in evidenza come la risposta europea alla crisi ucraina sia stata caratterizzata da un forte impegno politico e militare, con l’obiettivo di sostenere l’integrità territoriale dell’Ucraina e garantire la sicurezza in Europa. La posizione assunta dal ministro degli Esteri italiano riflette quindi non solo una difesa della dignità dei leader europei, ma anche una strategia più ampia di contrasto all’influenza russa nel continente.
Le reazioni in Europa
Le parole di Tajani hanno suscitato reazioni positive tra i colleghi europei, che hanno espresso il loro sostegno alla posizione italiana. Molti leader hanno condiviso l’idea che la risposta all’insulto di Putin debba essere ferma e unitaria, evidenziando la necessità di una strategia comune per affrontare le minacce esterne. La questione della sicurezza in Europa è diventata un tema centrale nei dibattiti politici, con vari paesi che stanno valutando come rafforzare le proprie difese e la cooperazione militare.
In questo contesto, l’Unione Europea sta anche cercando di migliorare le proprie capacità di risposta alle provocazioni esterne, investendo in infrastrutture di difesa e aumentando la cooperazione tra gli stati membri. La posizione di Tajani rappresenta quindi una voce significativa in un dibattito che sta assumendo sempre più rilevanza nel panorama politico europeo, con l’obiettivo di garantire stabilità e sicurezza per i cittadini europei.
