Il Consiglio Europeo ha ufficializzato il 19 dicembre 2025 l’approvazione di un prestito di 90 miliardi di euro destinato all’Ucraina per i due anni successivi, 2026 e 2027. Questa decisione è stata comunicata dopo la conclusione del summit avvenuto nella notte, con le informazioni diffuse intorno alle 4 del mattino. La misura è stata concepita per affrontare le esigenze finanziarie del paese, fortemente colpito dal conflitto in corso.
Dettagli del prestito
Il prestito di 90 miliardi di euro sarà finanziato attraverso l’emissione di obbligazioni sui mercati dei capitali da parte dell’Unione Europea, supportato dal margine di bilancio dell’Unione stessa. Il Consiglio ha sottolineato che le risorse mobilitate non influenzeranno gli obblighi finanziari della Repubblica Ceca, dell’Ungheria e della Slovacchia, grazie a un meccanismo di cooperazione rafforzata. Questa decisione è stata presa in considerazione delle necessità urgenti dell’Ucraina, che continua a fronteggiare gravi sfide economiche e militari a causa dell’aggressione russa.
Il Consiglio ha anche discusso le modalità di attuazione del prestito, evidenziando l’importanza di garantire che le misure adottate non compromettano la politica di sicurezza e difesa di alcuni Stati membri. Resta inoltre in vigore l’impegno a mantenere immobilizzati i beni della Russia fino a quando Mosca non risarcirà l’Ucraina per i danni causati dalla guerra.
Le posizioni dei leader europei
Durante il summit, i leader europei hanno espresso un forte consenso sulle misure da adottare per supportare l’Ucraina. Venticinque capi di Stato o di governo hanno concordato sulla necessità di adottare misure eccezionali e temporanee per affrontare la crisi. È stato ribadito che i beni russi rimarranno immobilizzati fino a quando non sarà raggiunto un accordo di risarcimento per i danni provocati dalla guerra.
In un documento separato, il Consiglio ha chiarito che le misure adottate sono in linea con le precedenti conclusioni, sottolineando la necessità di mantenere la pressione su Mosca per porre fine al conflitto. Le autorità europee hanno anche invitato i ministri e il Parlamento Europeo a lavorare sugli aspetti tecnici e giuridici necessari per implementare il prestito di riparazione, legato ai beni immobilizzati.
La situazione in Ucraina resta critica, e il supporto dell’Unione Europea si configura come un elemento fondamentale per la stabilità economica e politica del paese. La prossima riunione del Consiglio Europeo affronterà ulteriormente questa questione, evidenziando l’impegno continuo dell’Unione nel sostenere l’Ucraina in questo momento difficile.
