L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha avviato una consultazione pubblica della durata di 45 giorni, a partire dal 1° maggio 2025, per modificare il Piano di numerazione. Questa iniziativa mira a introdurre l’uso di numerazioni brevi come identificativo per le chiamate e i messaggi, in particolare per le attività di teleselling e telemarketing.
L’Agcom ha l’obiettivo di implementare numeri brevi a tre cifre per consentire agli utenti di riconoscere immediatamente le chiamate commerciali e potenzialmente invasive. Questa mossa si rende necessaria in un contesto di mercato caratterizzato da pratiche aggressive di contatto da parte di aziende di teleselling, spesso correlate a tentativi di frodi. Le condotte illecite sono frequentemente associate alla pratica del cli spoofing, una tecnica che consente di rendere non rintracciabile l’autore della frode, eludendo le normative nazionali sulla privacy e sul registro delle opposizioni.
Nel corso della propria azione di regolazione e vigilanza, l’Agcom ha adottato due delibere per contrastare il fenomeno dello spoofing, in particolare quello proveniente dall’estero attraverso chiamate effettuate da numeri fissi e mobili italiani. È stato stabilito l’obbligo di bloccare le chiamate illecite, eccetto quelle provenienti da utenti in roaming all’estero. Inoltre, l’Autorità ha chiarito le responsabilità di controllo e correzione per gli operatori di telecomunicazioni quando ricevono chiamate VoIP originate nel territorio nazionale. Queste misure sono entrate in vigore il 19 novembre 2024, mostrando risultati positivi.
Cosa cambia per l’utente
Se la consultazione avrà esito favorevole, la rivoluzione nel settore del telemarketing potrebbe concretizzarsi già nei primi mesi del 2026. L’introduzione della numerazione a tre cifre permetterà agli utenti di identificare rapidamente le chiamate commerciali o quelle provenienti da call center, offrendo una protezione maggiore contro le truffe telefoniche, che si sono ampliate negli ultimi tempi grazie all’uso del spoofing.
Cos’è lo spoofing
Lo spoofing rappresenta una delle tecniche più insidiose nel panorama delle truffe telefoniche. Questa strategia consiste nell’ingannare l’utente fingendosi qualcun altro o utilizzando un numero diverso. I call center esteri, ad esempio, falsificano il prefisso, facendo apparire sul display del destinatario un numero italiano, aumentando così le probabilità di risposta.
Le truffe possono manifestarsi in diverse forme, non solo attraverso telefonate, ma anche tramite email che utilizzano indirizzi simili a quelli di enti reali, ingannando facilmente chi non presta attenzione. Altre tecniche includono la falsificazione dell’indirizzo IP, che fa sembrare che il traffico provenga da un computer diverso.
Allarme prefissi stranieri: quali evitare
Negli ultimi mesi, in Italia si è registrato un forte incremento di chiamate provenienti da prefissi stranieri, creando allerta tra gli utenti. Queste truffe spesso promettono posti di lavoro o facili guadagni e mirano a hackerare i dispositivi delle vittime, rubando dati personali o estorcendo denaro. Nella maggior parte dei casi, a rispondere non sono persone fisiche, ma voci elettroniche o registrate. I messaggi arrivano anche su piattaforme di messaggistica come WhatsApp o Telegram, contenendo link che possono portare a pagine infettate da virus o consentire ai truffatori di accedere ai dispositivi.
Per evitare di cadere in queste trappole, la soluzione è semplice: non rispondere e bloccare ogni numero sospetto, sia fisso che mobile. Prefissi come +44, +46 e +31, che appartengono rispettivamente al Regno Unito, alla Svezia e ai Paesi Bassi, possono essere segnali di potenziali truffe.
È fondamentale non richiamare mai numeri sconosciuti in caso di chiamate perse o di squilli brevi, in quanto si tratta di una truffa progettata per far lievitare il costo del credito cellulare dell’utente o per attivare abbonamenti non desiderati.
