Il 19 dicembre 2025, il governo italiano ha apportato modifiche significative alla manovra di bilancio per il 2026. Tra le novità più rilevanti vi è l’eliminazione delle norme riguardanti le pensioni e il Tfr, insieme a nuove disposizioni per finanziare il programma Transizione 4.0. L’emendamento proposto da Fratelli d’Italia ha ricevuto il via libera, consentendo la proprietà delle riserve auree di Banca d’Italia al popolo italiano.
Modifiche alla manovra di bilancio
La Commissione Bilancio del Senato ha ripreso i lavori con l’intento di finalizzare il testo della manovra entro la giornata, in vista della discussione in Aula a Palazzo Madama prevista per lunedì. Tra le modifiche, si segnala un cambiamento nella ritenuta d’acconto per le imprese, che prevede un anticipo della misura al 2028 con un’aliquota ridotta dello 0,5%, che si stabilizzerà all’1% a partire dal 2029. Questa misura è stimata generare un gettito di 734,5 milioni di euro, che raddoppierà a 1,469 miliardi dal 2029.
Eliminazione delle norme sulle pensioni
Il nuovo emendamento ha comportato l’abrogazione delle norme relative all’allungamento delle finestre pensionistiche e al riscatto della laurea. Sono state escluse anche le disposizioni che obbligavano le imprese con più di 50 dipendenti a versare al Fondo di previdenza e quelle riguardanti l’adesione automatica alla previdenza complementare per i neoassunti. Queste modifiche riflettono una netta inversione rispetto alle proposte iniziali, destando preoccupazione tra i membri della maggioranza.
Finanziamento della Transizione 4.0
Il testo originario prevedeva risorse per 1,3 miliardi di euro destinate a finanziare il programma Transizione 4.0. Tuttavia, queste risorse sono state eliminate dal nuovo emendamento, lasciando il futuro del programma in una situazione incerta. La questione è stata oggetto di dibattito tra i membri della maggioranza, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha sottolineato la necessità di attendere l’esito finale dei lavori per poter considerare risolte le tensioni interne.
La questione delle riserve auree
Un punto saliente della manovra è l’emendamento di Fratelli d’Italia che conferisce la proprietà delle riserve auree di Banca d’Italia al popolo italiano. Claudio Borghi, senatore della Lega e relatore della finanziaria, ha commentato che si tratta di un passo importante, chiudendo una battaglia durata undici anni. Questa decisione è vista come un tentativo di riaffermare la sovranità italiana sulle proprie risorse, in risposta a pretese esterne.
La manovra di bilancio per il 2026 si presenta quindi con significative modifiche e sfide, mentre il governo cerca di trovare un equilibrio tra le diverse esigenze e le aspettative dei vari attori politici.
