Influenza e infezioni respiratorie in aumento, l’Iss rassicura: “Nessun segnale di gravità”

Lorenzo Di Bari

Dicembre 19, 2025

Il 19 dicembre 2025, l’Italia si trova ad affrontare un significativo aumento dei casi di infezioni respiratorie, tra cui l’influenza e altri virus stagionali. Secondo i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) nel rapporto della sorveglianza RespiVirNet, l’incidenza delle infezioni respiratorie acute è salita a 14,7 casi per 1.000 assistiti nella settimana dall’8 al 14 dicembre, un incremento rispetto ai 12,4 casi della settimana precedente. Questo trend ha portato a una stima di circa 817.000 nuovi casi, con un totale di circa 4,9 milioni di casi dall’inizio della sorveglianza.

L’analisi ha evidenziato che la fascia di età più colpita è quella dei bambini da 0 a 4 anni, con circa 42 casi per 1.000 assistiti. Durante la settimana 2025-50, il tasso di positività per l’influenza è risultato particolarmente elevato, raggiungendo il 36% nella comunità e il 40,4% negli ospedali. Le regioni maggiormente colpite sono la Campania e la Sardegna, dove l’intensità dell’epidemia è stata classificata come molto alta. La Sicilia ha mostrato un’alta intensità, mentre altre regioni come Abruzzo, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta e Provincia di Bolzano hanno registrato un’intensità media. In Molise, invece, si è osservato un livello basale.

Virus influenzali in circolazione

Il rapporto RespiVirNet ha fornito dettagli sui virus influenzali attualmente in circolazione in Italia. È emerso che la percentuale di virus A (H3N2) è significativamente più alta rispetto a quella dei virus A (H1N1)pdm09. Gli esperti hanno sottolineato che, fino ad oggi, nessun campione è risultato positivo per l’influenza di tipo A non sottotipizzabile, il che potrebbe indicare la presenza di ceppi aviari.

In merito alla cosiddetta “super influenza”, le analisi di sequenziamento condotte sul virus influenzale A H3N2 hanno rivelato che il subclade K, all’interno del clade 2a.3a.1, è predominante. Tuttavia, l’Iss ha rassicurato che i dati epidemiologici attuali non mostrano un aumento della gravità delle manifestazioni cliniche. Inoltre, le stime preliminari indicano che i vaccini in uso continuano a offrire protezione contro l’ospedalizzazione, anche se non è possibile stabilire la loro efficacia nei confronti delle manifestazioni cliniche della malattia.

Nella settimana dall’8 al 14 dicembre 2025, sono stati analizzati 3.561 campioni clinici attraverso il portale RespiVirNet, dei quali 1.436 (40,3%) sono risultati positivi al virus influenzale. Di questi, 1.432 erano di tipo A, suddivisi in 295 di sottotipo H1N1pdm09, 662 di H3N2 e 475 di tipo A non ancora sottotipizzati. Sono stati segnalati anche 4 casi di influenza B.

In aggiunta, 91 campioni (2,6%) sono risultati positivi per il virus respiratorio sinciziale, 86 (2,4%) per Sars-CoV-2, mentre altri virus respiratori hanno mostrato i seguenti risultati: 269 rhinovirus (7,6%), 89 coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2 (2,5%), 64 virus parainfluenzali (1,8%), 62 adenovirus (1,7%), 21 bocavirus e 12 metapneumovirus. La situazione attuale richiede attenzione e monitoraggio continuo per contenere la diffusione di questi virus stagionali.

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