Riapre al pubblico il Museo Nazionale d’Abruzzo, noto come Munda, a distanza di sedici anni dal devastante terremoto che colpì la regione. La nuova sede, situata all’interno del Castello cinquecentesco dell’Aquila, è stata presentata il 20 dicembre 2025, e rappresenta un significativo passo verso la valorizzazione del patrimonio culturale abruzzese, grazie a un allestimento moderno che integra nuove tecnologie.
Il ritorno del Munda al Castello dell’aquila
Il Munda, Museo Nazionale d’Abruzzo, ha ufficialmente riaperto le sue porte al pubblico, restituendo alla città un’importante porzione delle sue collezioni. La presentazione della rinnovata sede si è tenuta presso il Castello dell’Aquila, un simbolo della città e custode della memoria artistica della regione. Questo evento rappresenta un momento cruciale, poiché la riapertura avviene dopo oltre sedici anni di chiusura a causa del terremoto del 6 aprile 2009, che aveva gravemente danneggiato il Castello, portando alla chiusura del museo. La nuova esposizione, che si sviluppa in un percorso cronologico, è dotata di sistemi antisismici e antivibrazione, garantendo la sicurezza delle opere esposte.
Alla conferenza stampa hanno partecipato figure di spicco, tra cui la direttrice del Munda, Federica Zalabra, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il direttore generale Musei del ministero della Cultura, Massimo Osanna. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza simbolica e culturale di questo ritorno, evidenziando come il museo rappresenti non solo un luogo di esposizione, ma anche un elemento di coesione per la comunità.
Un allestimento innovativo e accessibile
Il nuovo allestimento del Munda è il risultato di un lungo e meticoloso processo che ha coinvolto ricerca, restauro e progettazione museografica. Massimo Osanna ha evidenziato come il museo torni a essere un luogo di cultura vivo e dinamico, capace di comunicare con tutti i pubblici. La direttrice Zalabra ha aggiunto che il Castello si propone come un museo moderno, in dialogo con la comunità e la ricerca internazionale. La riapertura coincide con il decimo anniversario del trasferimento temporaneo del museo nell’ex Mattatoio di Borgo Rivera, avvenuto il 19 dicembre 2015, per garantire la continuità del servizio ai cittadini.
La parte del Castello restituita al Munda comprende spazi ristrutturati e allestiti con un percorso espositivo che narra la storia della città dell’Aquila e del museo stesso. Sono state create installazioni immersive che guidano il visitatore attraverso un viaggio temporale, dalle origini cinquecentesche del Castello fino ai giorni nostri, con pavimentazioni che riproducono le piante storiche della città.
Collaborazioni per la ricostruzione e il futuro del museo
La riapertura del Munda è stata possibile grazie alla collaborazione tra diverse istituzioni, tra cui l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila, che ha gestito i lavori di consolidamento e restauro del Castello. La consegna degli spazi al museo, avvenuta nel giugno 2025, ha segnato l’inizio di un progetto museologico che prevede ulteriori sviluppi nei prossimi anni. La Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila ha contribuito al finanziamento di tecnologie innovative, come il Touch Wall, che arricchisce l’esperienza del visitatore.
Il progetto museografico è stato curato dallo Studio Guicciardini & Magni, mentre l’implementazione di sistemi antisismici e antivibrazione è stata realizzata con l’assistenza dell’Istituto Centrale per il Restauro del Mic. La nuova esposizione si propone di restituire al pubblico non solo opere d’arte, ma anche un luogo di relazione e condivisione, fondamentale per la vita culturale della comunità abruzzese.
Oltre alla sezione attualmente aperta, il Munda prevede di completare l’allestimento delle sue collezioni entro la fine del 2027, restituendo al museo l’intero blocco storico e consolidando il suo ruolo di custode della memoria e della cultura abruzzese.
