Ferragni in aula oggi per il Pandoro gate: si apre la difesa

Franco Fogli

Dicembre 19, 2025

L’udienza odierna, venerdì 19 dicembre 2025, si è concentrata sulle difese nel processo che coinvolge l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, accusata di truffa aggravata in relazione a due campagne commerciali: “Pandoro Balocco Pink Christmas” e “Uova di Pasqua Chiara Ferragni – sosteniamo i Bambini delle Fate”. Il procedimento si svolge presso il tribunale di Milano, sotto la direzione del giudice Ilio Mannucci Pacini. In aula, presente come sempre l’influencer, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana rappresentano Chiara Ferragni, mentre il suo ex collaboratore Fabio Maria Damato e il presidente del consiglio di amministrazione di Cerealitalia, Francesco Cannillo, sono seguiti dai rispettivi legali.

Le accuse e la posizione della difesa

Durante il processo abbreviato, gli avvocati di Chiara Ferragni intendono dimostrare la sua buona fede e il fatto che non ci sia stata alcuna intenzione di trarre profitto personale dalle iniziative benefiche. L’accusa, rappresentata dalla procura, ha richiesto una condanna di un anno e otto mesi per l’imprenditrice, sostenendo che attraverso le due campagne commerciali Ferragni avrebbe guadagnato circa 2,2 milioni di euro, oltre a benefici non quantificabili legati all’immagine pubblica.

La difesa, in risposta, cercherà di evidenziare che le campagne erano concepite per raccogliere fondi a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino, e che l’eventuale confusione tra i consumatori non era intenzionale. L’operazione “Balocco”, in particolare, ha suscitato preoccupazioni, poiché i clienti erano convinti che il prezzo maggiorato del prodotto (9,37 euro contro 3,68 euro del tradizionale) fosse destinato a supportare la causa benefica. Ferragni ha dichiarato che si è trattato di un semplice errore di comunicazione, mentre l’accusa continua a sostenere che ci sia stata una truffa deliberata.

Il contesto delle campagne commerciali

Le campagne commerciali in questione, ovvero “Pandoro Balocco Pink Christmas” e “Uova di Pasqua Chiara Ferragni”, sono state lanciate rispettivamente per le festività natalizie del 2022 e per Pasqua nel 2021 e 2022. Entrambi i prodotti sono stati presentati come articoli esclusivi, con una parte dei proventi destinata a scopi benefici. Tuttavia, l’accusa sostiene che la comunicazione riguardante la destinazione dei fondi non fosse chiara, inducendo in errore i consumatori.

L’influenza di Chiara Ferragni nel mondo digitale e della moda ha amplificato l’attenzione su queste campagne, attirando sia sostenitori che critici. La sua immagine, utilizzata per promuovere i prodotti, ha sollevato interrogativi sulla responsabilità degli influencer nel garantire la trasparenza delle loro iniziative commerciali e benefiche. Questo caso non solo coinvolge Ferragni e le sue attività, ma solleva anche questioni più ampie riguardo alle pratiche di marketing nel settore digitale.

Prospettive future e implicazioni legali

Il processo si svolge in un contesto in cui la figura degli influencer è sempre più scrutinata. La sentenza che verrà emessa potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Chiara Ferragni, ma anche per il settore nel suo complesso. Le aziende e i professionisti del marketing potrebbero dover rivedere le loro strategie di comunicazione per evitare situazioni simili in futuro.

Le udienze successive saranno cruciali per determinare il corso del processo e per chiarire le responsabilità legali dell’imprenditrice. La difesa si prepara a presentare ulteriori prove e testimonianze per sostenere la posizione di Ferragni, mentre l’accusa continuerà a perseguire il suo caso, cercando di dimostrare che le azioni dell’influencer abbiano superato il confine della legalità.

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