Ucraina, inizia il Consiglio dell’Unione Europea. Tusk avverte: “Fondamentale agire ora per evitare conflitti futuri”

Marianna Ritini

Dicembre 18, 2025

I leader europei si sono riuniti oggi, 25 gennaio 2025, a Bruxelles per discutere le modalità di finanziamento dell’Ucraina per i prossimi due anni. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’urgenza della situazione, affermando: “Dobbiamo trovare una soluzione oggi”. La questione centrale riguarda l’utilizzo degli asset russi congelati, un tema cruciale per garantire il sostegno finanziario necessario a Kiev.

Il contesto della riunione a Bruxelles

Oggi, i rappresentanti dei Ventisette si sono incontrati a Bruxelles per affrontare la delicata questione del finanziamento per l’Ucraina. Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha dichiarato: “Non lasceremo mai questo Consiglio senza una decisione finale” per garantire le necessità economiche dell’Ucraina fino al 2027. Costa ha ricordato l’impegno preso in occasione dell’ultima riunione, tenutasi lo scorso ottobre, riguardo al congelamento degli asset russi fino alla conclusione del conflitto e al pagamento delle riparazioni da parte della Russia.

Le capitali europee hanno mantenuto questo impegno, ma ora si devono affrontare le modalità di finanziamento. Oggi, i leader discuteranno le due proposte presentate dalla Commissione europea: l’emissione di debito comune e un prestito di riparazione basato sugli asset russi detenuti nell’Unione europea. Questa seconda opzione ha trovato un ampio consenso tra i partecipanti. Costa ha assicurato che i lavori proseguiranno anche domani, se necessario, per raggiungere un accordo.

Zelensky avverte sui rischi di un mancato accordo

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che i leader europei non raggiungano un accordo sul piano di utilizzo dei beni congelati russi. Parlando ai giornalisti prima di recarsi al vertice, Zelensky ha affermato: “Spero di ottenere una decisione positiva, senza la quale ci sarà un grande problema per l’Ucraina“. La sua presenza al Consiglio è fondamentale per presentare le esigenze di Kiev e ottenere il supporto necessario.

Zelensky ha sottolineato che il mancato accordo sull’utilizzo degli asset russi potrebbe avere conseguenze gravi per il paese. La sua posizione è chiara: è essenziale che l’Unione europea trovi un modo efficace per utilizzare le risorse disponibili a sostegno dell’Ucraina, in un momento in cui il paese sta affrontando sfide significative.

Le dichiarazioni di von der Leyen sul finanziamento

Ursula von der Leyen, entrando alla riunione, ha ribadito l’importanza di trovare una soluzione immediata per il finanziamento dell’Ucraina. Ha confermato che il Consiglio europeo non può concludersi senza un accordo su questo tema cruciale. Il suo intervento ha evidenziato come l’obiettivo finale sia garantire una “pace forte” in Ucraina, che richiede un sostegno finanziario sicuro per i prossimi due anni.

Von der Leyen ha ricordato che l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale stimano un fabbisogno di 137 miliardi di euro per l’Ucraina, con l’Unione europea che si è impegnata a coprire due terzi di questa somma, ovvero 90 miliardi. Ha presentato le due opzioni di finanziamento, una attraverso il bilancio dell’Unione e l’altra tramite un prestito basato sugli asset russi congelati, sottolineando la necessità di un accordo entro la giornata.

Le posizioni dei leader europei

Il premier polacco, Donald Tusk, ha descritto la situazione come una scelta semplice: “O soldi oggi o sangue domani”. La sua affermazione ha messo in evidenza la serietà della questione e le implicazioni per l’intera Europa.

Il primo ministro belga, Bart De Wever, ha espresso preoccupazioni riguardo alle garanzie offerte dall’Unione europea per l’utilizzo delle risorse russe. Ha dichiarato che il Belgio non accetterà di assumere da solo i rischi e le responsabilità legate a questa decisione, evidenziando la necessità di un accordo condiviso tra tutti i paesi membri.

Infine, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ribadito la posizione dell’Italia, affermando che il paese non manderà soldati in Ucraina e non è in guerra con la Russia. Ha confermato la volontà di sostenere l’Ucraina dal punto di vista militare, ma solo attraverso l’invio di armamenti. L’incontro di oggi a Bruxelles rappresenta quindi un momento cruciale per il futuro del sostegno europeo all’Ucraina e per la stabilità dell’intera regione.

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