Possedere muscoli può rendere il cervello più ‘giovane’: la ricerca

Marianna Ritini

Dicembre 18, 2025

Un recente studio ha rivelato un legame significativo tra l’allenamento con i pesi e l’età cerebrale, sfatando il mito che l’esercizio fisico si limiti a migliorare solo la condizione fisica. Questa ricerca, condotta su un campione di 1.200 uomini e donne di mezza età, è stata presentata il 29 novembre 2025 durante il meeting annuale della Radiological Society of North America a Chicago. Gli scienziati hanno esplorato come la salute fisica possa influenzare il benessere cerebrale, offrendo nuove prospettive su questo tema.

L’importanza dell’esercizio fisico per la salute cerebrale

L’idea che l’esercizio fisico abbia effetti positivi sul cervello non è nuova. Come riportato da diverse fonti, tra cui il Washington Post, studi precedenti su modelli animali hanno dimostrato che l’attività fisica stimola la produzione di una sostanza neurochimica nota come fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF). Questa sostanza è fondamentale per la creazione di nuovi neuroni, con i roditori che mostrano una produzione di cellule cerebrali significativamente maggiore rispetto ai loro simili sedentari. Inoltre, gli animali attivi tendono a ottenere risultati migliori in test cognitivi.

Altri studi indicano che anche brevi sessioni di attività fisica, come 25 minuti a settimana di camminata o nuoto, possono contribuire a un aumento del volume cerebrale negli anziani. In particolare, camminare per soli 3.000 passi al giorno è stato associato a un rallentamento del declino cognitivo in individui ad alto rischio di sviluppare l’Alzheimer. Tuttavia, gran parte della ricerca si è concentrata sull’esercizio aerobico, trascurando l’importanza della massa muscolare e del grasso corporeo, in particolare quello viscerale, sulla salute cerebrale.

Il ruolo dell’allenamento con i pesi

La recente indagine, condotta da esperti della Washington University School of Medicine di St. Louis, ha analizzato in dettaglio le scansioni cerebrali di 1.164 uomini e donne sani tra i 40 e i 60 anni. Cyrus Raji, professore associato di radiologia e neurologia, ha sottolineato l’importanza di focalizzarsi sulla mezza età, periodo in cui si iniziano a manifestare i fattori di rischio per la demenza.

Utilizzando tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, i ricercatori hanno esaminato la massa muscolare totale e il grasso corporeo dei partecipanti, distinguendo tra grasso viscerale e sottocutaneo. Hanno calcolato l’età apparente del cervello confrontando i dati con quelli di decine di migliaia di scansioni precedenti. I risultati hanno rivelato che un cervello dall’aspetto più anziano è spesso correlato a un rischio maggiore di declino cognitivo.

Connessione tra massa muscolare e salute cerebrale

I risultati dello studio hanno messo in evidenza una chiara correlazione tra la massa muscolare e il grasso viscerale in relazione all’età cerebrale apparente. Raji ha dichiarato: “Maggiore è la massa muscolare, più giovane appare il cervello”. Al contrario, un elevato livello di grasso viscerale è associato a un aspetto cerebrale più anziano. Le persone con un rapporto sfavorevole tra grasso viscerale e massa muscolare tendono a presentare un cervello più invecchiato. Il grasso sottocutaneo, tuttavia, non è stato collegato a variazioni nell’età cerebrale.

Sebbene lo studio non abbia analizzato direttamente i meccanismi attraverso cui muscoli e grasso influenzano il cervello, è noto che entrambi i tessuti rilasciano sostanze biochimiche che possono influenzare la salute cerebrale. In generale, le sostanze prodotte dai muscoli tendono a favorire la creazione di nuove cellule cerebrali e connessioni neuronali, mentre quelle derivate dal grasso viscerale possono avere effetti negativi.

Il professor Raji ha sottolineato l’importanza dell’esercizio fisico per un invecchiamento cerebrale sano, evidenziando che la maggior parte delle persone inizia a perdere massa muscolare durante la mezza età. Tuttavia, l’allenamento di forza può contribuire a rallentare o persino invertire questo processo. Anche la riduzione del grasso viscerale, ottenuta attraverso attività aerobica o farmaci, può portare a benefici per la salute cerebrale, sebbene sia necessario prestare attenzione alla possibile perdita di massa muscolare.

La ricerca, pur essendo promettente, non è ancora stata pubblicata in riviste scientifiche e manca di un esperimento conclusivo che dimostri un nesso causale diretto tra massa muscolare e invecchiamento cerebrale. Tuttavia, i risultati sono coerenti con studi precedenti e forniscono un messaggio chiaro: per mantenere un cervello giovane e sano, è fondamentale impegnarsi in un allenamento di forza.

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