Nel cuore di Oplontis-Torre Annunziata, in provincia di Napoli, è attualmente in corso un’importante opera di scavo e restauro della Villa di Poppea, con particolare attenzione rivolta al celebre salone della Maschera e del Pavone. Questa area, nota per la sua raffinata decorazione in II stile, sta rivelando nuovi e affascinanti affreschi, che includono vivaci figure di pavoni e maschere. I lavori, avviati di recente, promettono di svelare ulteriori dettagli artistici e storici di questo straordinario sito archeologico.
Il cantiere di scavo e restauro
Il progetto di scavo, che si è avviato nel 2025, mira a chiarire alcuni aspetti legati allo sviluppo del settore ovest della villa, che si affaccia su via dei Sepolcri. Questo intervento non solo affronta le problematiche di conservazione, ma rappresenta anche un’opportunità per valorizzare il contesto archeologico e urbano circostante. La scoperta di nuovi affreschi e dettagli architettonici non è solo un passo avanti nella comprensione della villa, ma contribuisce anche a creare una connessione con il vicino Spolettificio Borbonico, dove nei prossimi anni sorgeranno spazi museali e servizi aggiuntivi.
Le prime indagini, tra cui il completamento dello scavo del salone, sono state documentate in un articolo pubblicato sull’E-journal degli scavi di Pompei. Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha sottolineato come questo intervento possa finalmente chiarire le incertezze che fino ad oggi hanno circondato l’andamento di questo ambiente e di quelli adiacenti. L’emergere di nuove porzioni decorate, con dettagli e colori straordinari, offre un’anteprima affascinante di ciò che ci si può aspettare.
Scoperte significative
Tra le scoperte più rilevanti, si segnala la figura integra di una pavonessa, che si contrappone all’esemplare maschile già rinvenuto sulla stessa parete. Inoltre, sono stati trovati frammenti raffiguranti una maschera scenica riconducibile a un personaggio della Commedia Atellana, Pappus, un vecchio che cerca di apparire giovane ma finisce per essere deriso. Questi ritrovamenti offrono spunti per approfondire la conoscenza delle pratiche teatrali dell’epoca.
Ulteriori scoperte includono frammenti di affresco che mostrano un tripode dorato, inscritto in un oculus, e un altro tripode in bronzo su un’altra parete. Grazie alla tecnica dei calchi, sono state anche recuperate le impronte di alberi che adornavano il giardino, inseriti in un preciso schema ornamentale, simile a quelli documentati nelle domus pompeiane. È possibile che le specie arboree presenti corrispondano a quelle identificate in analisi archeobotaniche effettuate in precedenza.
Nuovi ambienti e ricerca archeologica
Lo scavo ha portato alla luce quattro nuovi ambienti, che si aggiungono ai 99 già conosciuti. Tra questi, un vano absidato che sembra appartenere al settore termale. È stato individuato anche un paleoalveo, un antico corso d’acqua stagionale che scorreva lungo via dei Sepolcri. Questo ritrovamento offre una visione più chiara del paesaggio che circondava la villa, evidenziando i cambiamenti avvenuti nel corso dei secoli.
Zuchtriegel ha commentato che i risultati attuali offrono nuove prospettive per la ricerca sulla planimetria della villa e sulle interazioni tra insediamento umano e ambiente naturale. Parallelamente, è in corso un cantiere di restauro degli apparati decorativi di due cubicola, stanze destinate a zone di riposo, situate nell’area sud-occidentale della villa. Questi ambienti sono caratterizzati da decorazioni ricche, con stucchi, affreschi e mosaici di grande valore artistico.
Il restauro degli ambienti decorati
L’obiettivo del restauro è recuperare la leggibilità delle decorazioni e dei mosaici, compromessi nel tempo. Il primo ambiente presenta affreschi in II stile, con rappresentazioni di finti marmi e architetture fantasiose, mentre il secondo ambiente, decorato in III stile, mostra motivi floreali e tracce di una controsoffittatura a volta.
Dopo quasi un anno di lavoro, i risultati del restauro sono stati soddisfacenti, riportando alla luce dettagli e cromie che erano andati perduti. Il completamento delle operazioni di pulitura e ritocco pittorico permetterà di valorizzare ulteriormente queste meravigliose decorazioni, restituendo alla Villa di Poppea il suo antico splendore.
